- Riunione organizzativa ieri sera al ristorante Imperiale, promossa dal Pdl vetrallese ma allargata ai rappresentanti di altri otto comuni della zona sud della Provincia.
“Gradita e significativa - ha dichiarato in apertura l’assessore provinciale Paolo Bianchini - la presenza dei militanti e di coloro che ricoprono incarichi amministrativi a vari livelli, ma anche e soprattutto di simpatizzanti e di esponenti di realtà produttive e dell’associazionismo locale, ai quali cerchiamo di trasmettere in queste occasioni il senso di responsabilità e di partecipazione, che sono il sale della politica vera”.
Giulio Zelli, esponente del Pdl vetrallese e organizzatore dell’evento con Agostino Pasqualetti e Tomassini Roberto ha preso la parola ricordando come più che mai in un periodo delicato della vita del partito, sia fondamentale rinsaldare i vincoli della base e creare un filo diretto tra la cittadinanza e le Istituzioni.
Dello stesso tenore anche l’intervento di Mauro Rotelli: “Un partito è più di un simbolo, è una rete di rapporti umani, il punto di raccordo e di snodo tra le domande del territorio e le risposte che la cittadinanza non è in grado di reperire da sola.
La nostra idea di politica, secondo noi l’unica possibile nell’attuale congiuntura storica, è quella di un incontro fattivo tra le esigenze del territorio e le competenze e le risorse dei suoi rappresentanti a tutti i livelli.
È in quest’ottica che ci siamo mossi a partire dall’appuntamento dello scorso 29 ottobre, che per molti è stato un punto d’arrivo e per noi soltanto un momento di un discorso organizzativo più ampio.
Abbiamo coinvolto amministratori provinciali e regionali, parlamentari italiani ed europei come Marco Scurria, che ha giocato un ruolo significativo per molte delle acquisizioni che la città di Viterbo ha goduto negli ultimi mesi”.
Il Pdl rivendica dunque quella vitalità e quella presenza che le vicende legate alle defezioni di alcuni suoi esponenti nazionali sembrano averle sottratto.
“Ciò che conta è il lavoro svolto prima delle elezioni - ha continuato Rotelli - un lavoro oscuro e a volte oneroso, che deve prescindere da personalismi e chiusure ideologiche.
È questo operato civicamente maturo che permette di presentarsi senza timori alle tornate elettorali: poco importa il simbolo o il contenitore politico che lo rappresenta, la vicenda delle recenti Regionali ha dimostrato che è il lavoro a pagare, non solo il simbolo di un partito”.
In chiusura Zelli ha ribadito la necessità di aggregare tutte le realtà propositive presenti sul territorio, facendo rete e coordinando efficacemente le risorse civili e politiche, raccogliendo le istanze della cittadinanza, così da creare quel rinnovamento sostanziale, e non soltanto anagrafico, del quale il Pdl e la politica nazionale hanno assolutamente bisogno.
- 
