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Carabinieri - Due arresti per furto di materiale agricolo - Fotocronaca
Presi mentre smontavano una serra
Viterbo - 27 novembre 2010 - ore 12,45

I pezzi della serra smontata
Il capitano Massimo Cuneo, comandante della compagnia di Tuscania
Stefano Girelli, comandante della stazione di Tarquinia
- Furto, ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso.

Sono questi i capi di imputazione per i due arrestati nell'ambito dell'operazione Serra condotta dai carabinieri di Tarquinia con la collaborazione dei militari di Tuscania. Sono: S.P., 61enne italiano pensionato e A.M., 38enne romeno.

A illlustrare i dettagli del blitz dei militari il capitano della compagnia di Tuscania, Massimo Cuneo. “Il 61enne italiano arrestato – dice il Cuneo - è a capo della comunità romena che si è insediata in località San Giorgio a Tarquinia e che per la sua vastità ha creato molti disagi ai cittadini. E' lui il punto di riferimento italiano per i romeni che vivono in quella zona.

Le indagini – continua – sono scattate dopo i numerosi furti che si sono verificati tra Tarquinia e Montalto, comprendendo anche le zone dell'entroterra, e del litorale fino a Capalbio. Furti di materiale agricolo e derrate alimentari".

Un'attività investigativa che giovedì ha portato i suoi frutti. “Intorno alle 15,30 – spiega – siamo riusciti a catturare quelli che per noi sono gli autori dei furti delle ultime settimane. Li abbiamo mentre stavano smontando una serra in ferro zincato del valore di 8500 euro a Tarquinia in località Pantano. I due stavano caricando i pezzi in una macchina.

Subito dopo la chiamata di alcuni passanti che ci informavano del fatto – continua – siamo intervenuti con due macchine da Tarquinia e una da Tuscania. C'erano anche dei carabinieri in borghese. Abbiamo bloccato tutte le strade e alla fine siamo riusciti a prendere i due uomini.

Siamo andati avanti con le perquisizioni fino a tarda sera – racconta -. Abbiamo perlustrato i magazzini in cui i due tenevano il materiale rubato. Locali si trovano in località San Giorgio”.

Le perquisizioni si sono poi estese anche nelle case dei due arrestati. “Ampliando le indagini – spiega – abbiamo perquisito le abitazioni, sequestrando alla fine la macchina che sarebbe stata utilizzata per il furto, ma anche arnesi per lo scasso, motoseghe, attrezzi agricoli rubati e vestiti già imballati pronti a essere venduti in Romania”.

Nel corso dell'operazione, oltre agli arresti, i carabinieri hanno anche denunciato un 57enne romano. Si tratta del proprietario delle case in località San Giorgio, occupate dai due arrestati. “L'anno scorso – dice Cuneo - avevamo posto su quelle abitazioni dei sigilli, perché erano delle costruzioni abusive. Erano, dunque, state sequestrate, ma loro continuavano a viverci.

Il proprietario degli immobili – continua – è stato denunciato per violazione dei sigilli, omessa custodia giudiziale e inottemperanza all’ordinanza di demolizione che pendeva sulla struttura dal 2006, dopo un precedente sequestro messo in atto dalla polizia locale. In questi giorni procederemo allo sgombero dei locali e al riposizionamento dei sigilli”.

Il giudice di Civitavecchia ha convalidato tutti i provvedimenti della polizia giudiziaria, rimettendo comunque in libertà i due uomini, in attesa del processo.

Continua l’azione dei carabinieri di Tuscania nella zona del litorale maremmano. Proseguono, inoltre, gli accertamenti per verificare se i colpi posti in essere dai malviventi possano aver interessato anche il Capalbiese, dove di recente si sono verificati episodi simili.


Tarquinia - Carabinieri
Rubavano nei casolari, presi
Viterbo - 27 novembre 2010 - ore 10,20


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