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Cronaca - Potrebbero esserci legami con la lupara bianca
Trovati carbonanizzati i fratelli Piscopo
Viterbo - 28 novembre 2010 - ore 13,00

- Giovanni e Martino Piscopo, scomparsi ormai da dieci giorni sono stati trovati carbonizzati.

“Si tratta di rapimento” hanno sempre detto i Piscopo. Quindi, chi vuole male alla famiglia viene da fuori, malintenzionati, gente che forse sperano di ottenere soldi.

Ma i Piscopo non hanno mai avuto richieste di denaro. Lo ha detto l’avvocato della famiglia, Berardino Masanotti: “Da vent’anni sono il legale di Giovanni - osserva il legale -, di lui penso di sapere molto, sicuramente posso testimoniare che si è mosso sempre nel rispetto della legge, che non ha mai avuto rapporti equivoci e che non ha subito ricatti o estorsioni”.

Qualche giorno fa si era sparsa la voce di una vendetta della criminalità a causa di una testimonianza in un processo. Voci infondate: Giovanni non avrebbe mai avuto a che fare con le aule dei tribunali; Martino sembra che sia rimasto coinvolto in qualche processo presso il giudice di pace per questioni futili, querele per liti e ingiurie.

Ma c’è anche chi sostiene che molti segreti si nascondono dietro molte ricchezze e che non mancano gli affari alimentati da soldi sporchi, provenienti dalla droga e dal malaffare.

Forse, invece, i fratelli sapevano troppe cose: tra le ipotesi più accreditate infatti c’è quella di un’azione punitiva da parte della lupara bianca.


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