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Viterbo - Arci - Dal 2 dicembre
Parte la rassegna l’Italia che non si vede
Viterbo - 29 novembre 2010 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo - Il 2 Dicembre parte la rassegna di Cinema del Reale "L'Italia che non si vede", organizzata a livello nazionale dall'Ucca (Unione dei circoli cinematografici Arci) e a livello provinciale da Arci Viterbo e Aucs (Associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo) per promuovere il cinema del reale che trova poco spazio nelle sale cinematografiche italiane.

Il programma prevede tre proiezioni nel mese di Dicembre (ogni giovedì alle 21 presso il Cinema Trieste).

Si parte con la proiezione di Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, che ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:
Quinzaine des Realisateurs Cannes 2010
Nastro d'Argento Speciale 2010
Premio Fipresci
Ingresso 4 euro, ridotto con Tessera Arci
Per info: arciviterbo.blogspot.com

Le Quattro volte di Michelangelo Frammartino

Un paese calabrese abbarbicato su alte colline da cui si scorge il mar Ionio in lontananza, un posto dove il tempo sembra essersi fermato, dove le pietre hanno il potere di cambiare gli eventi e le capre si soffermano a contemplare il cielo.Qui vive i suoi ultimi giorni un vecchio pastore. È malato. Crede di trovare la medicina giusta nella polvere raccolta dal pavimento della chiesa, che beve sciolta nell’acqua ogni sera.Nello spiazzo di terra nera di un ovile, una capra dà alla luce un capretto bianco Il disagio della vita dura pochi istanti: gli occhi si aprono subito, le zampe già reggono il peso del corpo. Lo schermo è riempito da questa nuova presenza. Il capretto cresce, si irrobustisce, inizia a giocare. Il giorno della sua prima uscita inavvertitamente resta indietro rispetto al resto del gregge e si perde nella vegetazione, fino a quando esausto si abbandona ai piedi di un maestoso abete... (continua).

Il grande albero oscilla nella brezza montana. Il tempo passa, le stagioni cambiano in fretta, il grande abete bianco con loro. Il suono della sua chioma riempie il silenzio. All’improvviso un rumore meccanico. L’abete giace al suolo. È stato mutilato, ridotto al suo scheletro. Il suo legno bianco viene trasformato in carbone attraverso il lavoro antichissimo dei carbonai locali. Lo sguardo si perde nel fumo della cenere.

Una visione poetica sui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo. Un film di fantascienza senza effetti speciali, che accompagna lo spettatore in un mondo sconosciuto e magico, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra.

Programma

L'Italia che non si vede
Cinema Trieste
2 Dicembre ore 21

Le quattro volte di Michelangelo Frammartino
9 Dicembre ore 21
Fratelli d'Italia di Claudio Giovannesi
16 Dicembre ore 21
Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo
Sarà presente l'autore


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