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Viterbo - Consiglio comunale - Diretta
Approvato l'assestamento di bilancio
Viterbo - 29 novembre 2010

L'entrata del Comune
Ore 18.35 Il progetto dell'aeroporto non è defunto, lo sostiene il sindaco Marini, rispondendo a Mezzetti e ricordando che stamani c'è stato un altro incontro all'Enac.

Alla fine irrompe Ugo Sposetti (Pd). "La maggioranza non ha preso coscienza di quello che vota. Quando si parla di Tusciaexpò, nella relazione si parla delle perdite.

Quando i consiglieri prenderanno coscienza di quello che approvano? Poi c'è un richiamo alla norma che prevede come le società in cui il Comune partecipa, debbano essere utili all'amministrazione. Non lo farete oggi, ma entro la fine dell'anno dovrete decidere se chiudere le società. Vi consiglio di chiuderle.

Ci sarà qualcuno che porterà le carte alla Corte dei Conti. Non è possibile che dopo due anni e mezzo non abbiamo preso coscienza del fatto che queste società producono perdite e che si delibera solo per coprire queste perdite?

Entro un mese questa delibera la dovrete approvare. Società per società dovrete dire che una per una dovrete stabilire se tenerla o chiuderla. Avrei preferito farlo oggi, perché ci sono tutti i documenti a disposizione".

L'assestamento di bilancio passa con i voti della maggioranza e il no dell'opposizione.


Ore 18.00 Il consiglio si apre con l'approvazione dei verbali precedenti. Con l'astensione di Udc e Sel.

Il sindaco Marini si guarda intorno come a domandarsi il perché, quindi comunica lo spostamento di 35mila euro dal fondo riserva per gli arredi delle scuole di primo e secondo grado. 15mila euro per lo spostamento pali linea telefonica in strada Ponte Sodo.

Si passa all'assestamento di bilancio, illustrato dall'assessore Claudio Taglia. Da oltre due milioni di euro.

Prima Barbieri dell'Udc chiede chiarimenti su una relazione che riguarda Tusciaexpo, per giustificare il ripianamento delle perdite, mentre Buzzi del Pdl chiede notizia di 80mila euro che sarebbero in meno per gli asili nido.

"Questo assestamento - osserva Ricci del Pd - vede la completa assenza della politica. Seicentomila euro da destinare a servizi per scuola e cultura destinate a Tusciaexpo e continuare a tenere in vita il Cev.

Perché continua a operare nonostante sia in liquidazione? Ci costa 800 mila euro l'anno. Perché non si appaltano servizi come la pubblica illuminazione, servizi cimiteriali? Queste perdite non hanno come corrispettivo servizi di livello alto. Alla città serve chiudere il Cev.

Riemerge il problema Tusciaexpo. Sistematicamente perde e gli obiettivi per realizzare la fiera sono lontanissimi. Praticamente impossibile.

Quando é nata l'idea non c'era nemmeno la fiera di Roma. Oggi esiste e lavora. Come si fa a mantenere in piedi questa società, quando la norma prevede che debbano essere tenute in piedi solo quelle che erogano servizi o che staio attuando un programma dell'amministrazione, ma correlata da un piano industriale. Dei sette milioni messi a disposizione dalla Regione, no vediamo messo in piedi un mattone.

Se si chiude si perdono i soldi investiti finora, se si porta avanti, si dovranno sostenere ancora perdite. Trecentomila euro l'anno. Dovete prendere una decisione e non vi invidio. Da due anni e mezzo stiamo coprendo i deficit i societari alienando beni del patrimonio.

Sulle entrate, niente di nuovo sotto il sole, a parte contributi di Stato e Regione. Per non parlare della politica dell'urbanistica. Niente. I piani di zona. Se non si fa subito un piano serio, non solo non incasseremo nulla, ma dovremo pagare le opere di urbanizzazione e non avremo soldi.

Se non si fa qualcosa, ci potremo gemellare con Civita di Bagnoregio. Viterbo città che muore. Non per un problema economico, semmai politico, economico e di sviluppo. Ci sono cose che si possono fare. Partendo dalle terme".

Il Pd annuncia che voterà contro. Invece il Pdl sarà favorevole. Ma occorre velocizzare l'esternazione dei servizi per le società. Lo fa presente il capogruppo Enrico Maria Contardo. Che per Tusciaexpò, spettando alla maggioranza il compito di votare eventuali stanziamenti, chiede per i consiglieri un "voto tranquillo".

A Tusciaexpo nessuno ci crede più. Lo fa notare Enrico Mezzetti, cosigliere Sel. Niente cambia negli anni. Come per il traffico e la chiusura alle auto nel centro storico. "

Altro mito ormai decaduto e sui cui c'è disinteresse. Come per le terme. Non ci credete nemmeno voi. Non avete investito un centesimo. Puntando sull'aeroporto, che é diventato il simbolo del fallimento di quest'amministrazione.

Che invece dovrebbe avere due o tre idee, per far sognare le generazioni, invece siamo a una gestione stanca e disincantata della cosa pubblica".


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