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La consegna del premio alla carriera al regista Franco Bernini
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- Nel corso di una cerimonia sobria e molto spontanea sono stati consegnati i premi Claudia Fioroni 2010 per la
Poesia, il Giornalismo e alla Carriera.
La cerimonia del Premio, presieduto da Loretta Zenobbi, giunto alla decima edizione, si è svolta nella sala conferenze del museo di Valentano. Assente il sindaco, Raffaella Saragoni, costretta a casa da un’improvvisa indisposizione, è stato rappresentata dall’assessore Andrea Massieri e dal commissario del Consorzio delle Biblioteche di Viterbo, Romualdo Luzi, che ha letto un breve messaggio del primo cittadino.
Era presente la senatrice Laura Allegrini. Presenti anche il poeta e scrittore Elio Pecora, che presiede la giuria del Premio per la Poesia e la poetessa Anna Manna, anche lei componente della stessa giuria.
Il Premio alla Poesia è stato appannaggio di Mario Protano, autore di numerose raccolte e di una serie di liriche dedicate a personaggi dello spettacolo. Quello per il Giornalismo è andato a Mimmo Del Giudice, giornalista parlamentare coln alle spalle una lunga carriera e profondo conoscitore del mondo arabo e mediorientale.
Il premio alla carriera è andato al regista, soggettista e sceneggiatore Franco Bernini, viterbese, che ha scritto soggetti e sceneggiature per Carlo Mazzacurati (Notte italiana, 1987; La lingua del santo, 2000), Daniele Luchetti (Il portaborse, 1991), Giuseppe Piccioni (Condannato a nozze, 1993) e Gabriele Salvatores (Sud, 1993).
Nel 1997 ha realizzato “Le mani forti”, riflessione sul sottile confine tra bene e male, sui valori morali e gli interessi di potere, presentato nella sezione Settimana della critica al Festival di Cannes e vincitore della Grolla d’oro per la sceneggiatura a Saint Vincent.
Nel 2001 ha diretto “Vivere”, mentre per la televisione ha realizzato il film “Sotto la luna” (1998), girato in una suggestiva location viterbese: la necropoli di Norchia. Bernini è noto anche per la ricostruzione del processo Braibanti in “Il caso Braibanti”, una delle vicende più inquietanti del XX secolo.
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