Riceviamo e pubblichiamo - Non passa giorno senza che, chi si trovi a precorrere la Cassia Cimina in direzione Viterbo, giunto alla intersezione con la Canepinese non si trovi a dover affrontare una vera e propria sfida.
Sembra una boutade ma di fatto, più volte al giorno, si ripetono situazioni di grave pericolo per gli automobilisti.
Questo in virtù del (sistematico) mancato rispetto dell’obbligo di precedenza da parte di chi proviene dalla sp 25 in direzione del capoluogo.
Quasi che ne andasse della loro stessa vita , infatti, la quasi totalità degli automobilisti che giungono al suddetto incrocio da tale strada piuttosto che rallentare o fermarsi per dare la precedenza, così come indicato dalla segnaletica, forzano l’immissione nella Cassia Cimina obbligando chi proviene dal passo del cimino a manovre di emergenza per evitare scontri o tamponamenti.
Un problema che, tra l’altro si acuisce nel periodo invernale quando nebbia , gelo ed asfalto viscido rendono ancor più pericolose tali manovre.
La totale assenza di controlli da parte delle autorità preposte fa si che tale, incivile quanto pericoloso, malcostume si perpetri ormai a livello di consuetudine, quasi che quel triangolo bianco bordato di rosso fosse un invito ad accelerare piuttosto che un obbligo al rispetto della precedenza.
Siamo pertanto a sollecitare un intervento del competente assessorato provinciale mirato alla apposizione di un segnale di stop, magari accompagnato da una indicazione luminosa al posto del più generico cartello di obbligo di precedenza, certi che la perentorietà del segnale indurrebbe a più miti consigli gli indisciplinati automobilisti con un sostanziale incremento della sicurezza.
Alberto Rossi
Vicesegretario provinciale La Destra
