Riceviamo e pubblichiamo - Si è riunito martedì 12 ottobre presso la cittadella della salute il comitato di rappresentanza dei sindaci per discutere del decreto Polverini n. 80 emanato il 30 settembre che ha modificato ed integrato il precedente del maggio 2010. Presenti alla riunione anche il direttore generale dottor Pipino ed il direttore sanitario dottoresse Cerimele.
I cinque sindaci presenti hanno valutato con preoccupazione e stupore la disattivazione di alcuni presidi ospedalieri e la riconversione di altri in ospedali distrettuali con funzioni e ruoli differenti rispetto al classico ospedale per acuti.
“Si è sicuramente in presenza - afferma il presidente del comitato di rappresentanza dei sindaci Riccardo Paradisi - pur riconoscendo la gravità della situazione economico finanziaria della regione per il deficit della sanità, di un metodo poco ortodosso utilizzato dal presidente della regione del non preventivo coinvolgimento delle aziende locali, delle forze sindacali di categoria e delle direzioni generali delle aziende ospedaliere e sanitarie.
Si è inoltre discusso della necessità di un riequilibrio della rete ospedaliera degli ospedali periferici come quello di Acquapendente e di un ruolo dell’ex ospedale di Ronciglione e di quello di Montefiascone oggi “appendici” di Belcolle per servizi, attività ambulatoriali, day surgery e day hospital più vicini alle necessità dei cittadini.
Si osserva peraltro, che con la costituzione delle macroaree, i fabbisogni sanitari sono determinati in funzione della nuova realtà territoriale che per memoria comprende oltre le due province di Viterbo e Rieti, la parte di Roma nord con la presenza di policlinici ed ospedali di grande importanza”.
Nel corso dell’incontro si è deciso inoltre di convocare per lunedì 25 la conferenza dei sindaci, presieduta dal sindaco di Viterbo onorevole Giulio Marini, che dovrà esprimere il proprio motivato parere come da legge regionale.
