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Provincia - Rassicurante l'assessore regionale Luciano Ciocchetti
Si farà, l'aeroporto si farà...
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 14 ottobre 2010 - ore 3,30


Luciano Ciocchetti
Ciocchetti a Viterbo
- Aeroporto, una data precisa non c'è, in compenso, la volontà di realizzarlo non manca.

L'assessore regionale all'Urbanistica Luciano Ciocchetti ieri a Viterbo lo ha ribadito, lanciando un tavolo che coinvolgerà, oltre agli enti locali, associazioni di categoria, parti sociali e sindacati. Lavorerà in parallelo con Roma, riportando a Viterbo le decisioni prese nella capitale. Per abbreviare i tempi e rendere più snelle le procedure.

Nel frattempo, però, occorre che il Cipe si metta una mano sulla coscienza e l'altra nel portafogli. Finanziando l'infrastruttura. “Non so per certo quando i soldi arriveranno – spiega l'assessore provinciale Gianmaria Santucci al termine dell'incontro a palazzo Gentili - ma sono sicuro che tutto quanto è nelle nostre possibilità sarà fatto. Enti locali e Regione fanno la loro parte. Spetta al Governo stabilire se le risorse ci sono”.

Appurato il lato economico, si potrà definire una data certa. Che oggi non c'è. “Stabilirla in questo momento non è possibile – spiega Ciocchetti - però negli ultimi due mesi c'è stata una notevole accelerazione. Adr presenterà il progetto entro trenta giorni, intanto noi lavoriamo a tutto quello che ci deve essere attorno allo scalo”.

Per far decollare l'aeroporto servono le infrastrutture. “La Regione ha finanziato altri dieci chilometri della Superstrada, con 119milioni di euro. A questo punto per arrivare a Civitavecchia mancherebbero solo dieci chilometri. Si tratta di un'opera importante non solo per lo scalo, ma per l'intero territorio, visto che lo collegherà con il porto. Sul fronte ferrovia due lotti sono già stati finanziati”.

Se arriveranno i soldi, se si arriverà a stabilire una data certa per l'apertura dello scalo, bisognerà convincere Ryanair a spostarsi da Ciampino.

Vorrei che qualcuno ricordasse all'amministratore delegato della compagnia – osserva il presidente Marcello Meroi - che l'aeroporto a Viterbo è un progetto del governo italiano. Ha una logica e spero una sua conclusione. La scelta è dell'esecutivo nazionale. Così come O'Leary all'interno della sua azienda prende le decisioni che ritiene più opportune, allo stesso modo, fanno le istituzioni italiane.

Questo problema l'ho sollevato durante l'ultima riunione a Roma. Ho avuto rassicurazioni che alla prossima uscita dell'amministratore, arriveranno risposte adeguate e non da Viterbo”.

Nel frattempo, si cerca di dare risposte anche al territorio. Il nuovo tavolo dovrà servire a far confluire in un unico punto tutto il lavoro propedeutico alla realizzazione dello scalo. Mentre Roma dovrebbe procedere parallelamente.

Il 15 e il 22 all'ordine del giorno altri due incontri. Mentre c'è da aspettare ancora un po' per vedere il masterplan di Adr. E' stato ridefinito il 10 settembre e ci sono sessanta giorni di tempo per presentarlo.

Visto che con l'aeroporto ormai si ragiona in termini di anni, giorno più o giorno meno non farà la differenza.


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