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Provincia - Il consigliere del Pd interviene all'incontro della Rosa per l'Italia con Savino Pezzotta
Anche i Fersini piangono
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 14 ottobre 2010 - ore 3,30

Fabrizio Fersini
- Anche i Fersini piangono. O comunque soffrono e vivono un difficile travaglio politico - esistenziale.

Sotto una scorsa solo all'apparenza dura, il consigliere comunale del Pd Fabrizio Fersini nasconde un disagio, di cui ieri ha deciso di rendere partecipe la platea di simpatizzanti della Rosa per l'Italia, riunitasi al Pianeta Benessere, con un invitato d'eccezione, Savino Pezzotta.

“Sono un consigliere del Partito democratico – ha detto - ma vivo in esilio”. Santa Barbara la sua Sant'Elena.

Disagio e nostalgia. “Voglio tornare a fare cittadinanza attiva ha proseguito”. Quindi, di fronte a più di cento persone, la rivelazione.

“Una settimana fa ho fondato un movimento politico”. Diverso da tutti i partiti. “Che sono diventati troppo liquidi”. Considerazione criptica, ma soprattutto generica. Perché c'è liquido e liquido. Come paragonare un bicchiere d'acqua con un Cuba Libre? Liquidi tutti e due. Ma l'effetto finale è un po' diverso.

I partiti sono lontani dalla gente – ha tuonato Fersini – pieni di dogmatismi che non si addicono al mio modo d'essere. Il mio movimento, invece è incredibilmente uguale a quello dell'amico Regino Brachetti, derivanti dal cattolicesimo sociale”. Matrimonio in vista?

Si è trovato particolarmente a suo agio, insieme a Corsetti e ai Brachetti brothers, anche il presidente del Coni Treta. Che si professa gigliano, ma contemporaneamente ruba la scena a Pezzotta, ospite d'onore della Rosa per l'Italia. Del resto, qualche spina deve pur esserci.


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