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Si è aperta quest'oggi Social Europe - Viterbo Città d'Europa, la due giorni promossa dalla Commissione Europea, in collaborazione con il Comune di Viterbo.
Sotto la tensostruttura in largo degli Almadiani, il pubblico delle grandi occasioni e tanti giovani a conoscere più da vicino le azioni dell'Europa per il sociale.
Pressoché tutte le istituzioni locali presenti, in testa il sindaco Marini e il presidente della Provincia Meroi, la vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli è stata accolta da un grande applauso.
A fare da padrone di casa l'assessore alle Politiche Sociali e giovanili Daniele Sabatini, che ha espresso viva soddisfazione per la presenza a Viterbo di una manifestazione che indubbiamente porta la città fuori dalle mura e oltre i confini nazionali, incentrata su una tematica tanto importante quanto la realtà del sociale e gli interventi ad esso dedicati.
Presenti anche rappresentanti della commissione europea, che hanno sottolineato l'importanza della manifestazione itinerante, che vede in Italia solo Viterbo e Bari ospitare il Circo Sociale.
L'obiettivo dell'iniziativa è infatti quello di andare il più possibile incontro al cittadino, informarlo sulle azioni dell'Europa per il sociale, renderlo consapevole che anche la realtà più piccola fa parte dell'Europa e che quindi si può agire e crescere insieme con maggior efficacia.
Un invito rivolto soprattutto ai giovani, presenti in gran numero alla manifestazione attraverso il coinvolgimento delle scuole (la primaria Ellera, la Media Egidi, il liceo classico e linguistico Buratti, il linguistico Merlini, lo Scientifico Cardinal Ragonesi, il liceo scientifico Galileo Galilei di Tuscania), per rafforzare il messaggio che l'Europa è la loro casa e che offre loro tante importanti opportunità di crescita, umana e professionale. Il programma completo della manifestazione è pubblicato sui siti politichesociali.vt.it e comune.viterbo.it.
"Questo è un evento molto importante che presenta in sé diverse caratteristiche degne di nota - ha detto il presidente della Provincia Meroi - In primo luogo, la capacità di far parlare insieme tutte le istituzioni che hanno un obiettivo comune sul territorio, e poi di collegare il territorio stesso all'Europa.
Oggi - ha continuato Meroi - siamo qui a presentare un progetto comune che ha al centro un tema d'interesse internazionale: le politiche sociali. Occuparsene per un amministratore non vuol dire solo dare un piccolo contributo alla risoluzione dei problemi quotidiani, ma realizzare progetti che facciano uscire dall'emarginazione, che coinvolgano i giovani e che si pongano come punto di riferimento per le comunità.
Credo che fare vera politica sociale oggi significhi avere il coraggio di pianificare e attuare interventi veramente efficaci, improntati alla solidarietà, alla vicinanza alle situazioni più delicate e alla diffusione di quel sentimento d'identità che, dai piccoli Comuni fino all'Unione Europea, contraddistingue le radici della nostra cultura".
