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Viterbo - Comune - Alvaro Ricci (Pd) tira le somme a metà mandato
"Con Marini meno servizi e più tasse"
Viterbo - 15 ottobre 2010 - ore 9,35

Alvaro Ricci
Riceviamo e pubblichiamo - La ricreazione è finita.

Abbiamo ormai fatto il giro di boa di questa consigliatura.

Sotterrata da poco tempo l’ascia di guerra tutta interna al Popolo delle Libertà, sulla “questione giunta Provinciale” dove la maggioranza di centro destra, ha dato il peggio di se, bloccando l’attività amministrativa dei due enti per mesi, ora non rimangono più scuse.

Debbono cominciare, se ne sono capaci, a lavorare e dare risposte ai bisogni della gente a meno che non intendano replicare la “performance provinciale” con il rimpasto della giunta comunale.

Due anni e mezzo spesi a tappare buchi di bilancio arrecati alle casse comunali nei 15 anni di loro governo.

A farne le spese, come al solito, gli ignari contribuenti viterbesi che, a conti fatti dagli stessi uffici comunali, oltre che dalla guardia di finanza e dalla procura della corte dei conti, hanno dovuto rimpinguare le disastrate casse comunali, fino ad oggi, ma con tendenza al rialzo, con oltre 10 milioni di euro.

Come hanno pagato le famiglie?

Ovvio, mediante la riduzione di servizi e degli investimenti, aumento di imposte (leggi tarsu + 15%, biglietti trasporto pubblico + 60%), vendita di patrimonio pubblico.

Eppure, anche senza avere troppa fantasia, di temi sul tappeto ce ne sono che potrebbero rilanciare l’economia della città e dell’intera Tuscia.

Tralascio la questione aeroporto sulla quale il dibattito svoltosi nell’ultimo consiglio comunale del 9 luglio ha evidenziato tutte le difficoltà circa la realizzazione dell’opera che se avverrà, non è per adesso e quindi con una tempistica incoerente con le necessità impellenti dettate dalla crisi economica che purtroppo non demorde.

Polo termale, (Terme ex INPS, termalismo libero, termalismo in concessione).

La Regione Lazio, a guida Marrazzo, oltre un anno fa, 15 maggio 2009, con atto di giunta ha dato il via alla cessione del 50% a favore del Comune di Viterbo delle ex terme INPS, atto tanto atteso ed indispensabile per il rilancio dell’intero polo termale.

Dall’avvio di questo progetto dipende buona parte del nostro sviluppo e della nostra economia. Ci sono certamente importanti società disposte ad investire in questo settore. Cosa stiamo aspettando?

Politiche sulla casa fondamentali sia sotto l’aspetto sociale che economico. Dare quindi nuovo impulso alla costruzione ad alloggi di edilizia sovvenzionata (case popolari) e agevolata significa dare fiato al comparo edile in grave crisi (in questo settore la cassa integrazione guadagni è aumentata in modo esponenziale in questi ultimi mesi).

Tali interventi, non solo il social housing, potrebbero trovare spazio in alcuni progetti di riqualificazione urbanistica presentati e/o da presentare da parte di privati e/o soggetti pubblici che, con l’ottica dell’interesse collettivo, potrebbero essere oggetto di approfondimenti ed eventuale approvazione.

Politiche per il rilancio del centro storico favorendo investimenti di privati. Come?

Un esempio da seguire potrebbe essere quello della realizzazione di parcheggi e posti auto interrati in corrispondenza di alcune piazze centrali per poi essere venduti a libero mercato, magari riservando un diritto di prelazione ai residenti e a chi presta la propria attività nel centro storico.

Va ripreso anche il discorso, inspiegabilmente accantonato del parcheggio di interscambio del Sacrario, cercando di recuperare il finanziamento regionale di 3 milioni di euro e inserito nel progetto più ampio della riqualificazione della Valle di Faul.

Incentivare le ristrutturazioni delle facciate, favorire l’apertura di nuove attività commerciali mediante riduzione delle imposte comunali, investire sulla promozione turistica.

Chiusura al traffico almeno nei fine settimana, non costa nulla ma rende molto in termini di vivibilità e godibilità della città.

Valorizzazione del patrimonio comunale a cominciare dall’ex Tribunale, Complesso di Via San Pietro, solo per citare i più importanti, evitando inutili quanto dannose svendite;

Trasferire altrove uffici e magazzini ubicati nei locali sotto i portici del palazzo comunale e destinarli ad ospitare attività commerciali e ricettive consone all’importanza del Palazzo. Insomma trasformare Piazza del Comune in un salotto della Città e nello stesso tempo mettere a reddito e valorizzare tali locali.

Fiera di Viterbo: aprire un approfondimento sulle prospettive di tale investimento o se avviare un ragionamento su altre ipotesi di sviluppo come ad esempio il turismo congressuale e quindi facilitare interventi per la ricezione alberghiera.

Variante al PRG . Il tutto, naturalmente, non può prescindere da una programmazione urbanistica generale e quindi bisogna procedere con urgenza ad avviate tutte le procedure necessarie per avviare la variante al piano regolatore.

Il gruppo del Pd è disponibile fin da subito a garantire il suo fattivo contributo ad affrontare tali temi, senza pregiudiziali di sorta, con onestà e impegno, con l’unico obiettivo di creare prospettive e condizioni di sviluppo e benessere.

La sfida l’abbiamo lanciata, ora tocca alla maggioranza, se lo ritiene, raccoglierla e aprirsi al confronto.

Alvaro Ricci vice capo Gruppo Pd al Comune di Viterbo


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