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Giovani democratici viterbesi al sit-in di protesta a Montecitorio
"Il ddl Gelmini uccide l'università pubblica"
Viterbo - 16 ottobre 2010 - ore 11,00

Riceviamo e pubblichiamo - I giovani democratici di Viterbo si uniscono alla protesta di numerosi studenti, ricercatori, professori, che ieri mattina hanno partecipato al sit-in di protesta in piazza Montecitorio, contro il ddl Gelmini che sancisce la morte dell'università pubblica attraverso la politica dei tagli indiscriminati.

I giovani democratici di Viterbo contrastano in ogni sua forma questo tipo di politiche governative, a maggior ragione se si va a tagliare il futuro, già cupo, dei più giovani.

Le nostre università vivono un momento delicatissimo. L'ateneo della Tuscia, ad esempio, ha già tagliato del 20 per cento in media i compensi dei giovani ricercatori. Ricercatori che svolgono un ruolo fondamentale nella vita del nostro ateneo, al pari dei docenti di ruolo.

Se poi i tagli al fondo di finanziamento ordinario, attraverso il quale tutte le università si finanziano, verranno confermati, e ci auguriamo tutti un passo indietro del governo, si rischia anche un aumento delle tasse universitarie.

Le famiglie, già ampiamente tartassate dal fisco, dovranno accollarsi questi aumenti con una probabile diminuzione degli iscritti del nostro ateneo, che certamente è poco auspicabile.

Per questi motivi, oltre che per riaffermare il diritto allo studio, una delegazione dei giovani democratici di Viterbo, ieri ha partecipato, in un affollatissima piazza Montecitorio al sit-in di protesta nei confronti del ddl Gelmini-Tremonti.

Gianni Ottaviani, responsabile università dei giovani democratici di Viterbo, presente in piazza Montecitorio, ha espresso la più viva soddisfazione per la completa riuscita della manifestazione.

"Siamo stato capaci di esprimere critiche all'operato del governo - ha dichiarato Ottaviani - ma anche proposte concrete per migliorare le nostre università. La prova dell'incompetenza del ministro Gelmini, si è avuta quando ha rispedito al mittente le proposte degli studenti e ricercatori, veri fruitori dell'università del futuro. Un primo obiettivo è stato raggiunto grazie anche al nostro impulso. Siamo riusciti a far congelare questo dissennato ddl".

Ora il ministro ascolti studenti, ricercatori, docenti di ruolo, personale tecnico amministrativo ed elabori insieme a loro un piano per il rilancio delle nostre università.  

Giovani Democratici Viterbo


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