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Viterbo - Rottura tra la minoranza in Provincia - Interviene Saladino (Idv)
Aspetteremo un altro Pd per dialogare
Viterbo - 18 ottobre 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo
Raffaele Saladino
- In un momento di grande difficoltà per il Paese il ruolo dell’opposizione deve essere la costruzione di una alternativa di governo.

In questo scenario è necessario considerare il Pd, maggiore partito di opposizione, come un naturale nucleo di aggregazione.

L’esperienza delle ultime elezioni Provinciali della Tuscia ha però evidenziato l’incapacità del Pd locale di assumersi questa responsabilità. Allora nacque un programma condiviso tra l’Idv e le forze storiche della sinistra, Sel e la Federazione di Sinistra.

Ho avuto l’onore di rappresentare questo programma come candidato della coalizione alla Presidenza del Consiglio, attenendomi a precise regole necessarie per delle forze politiche che pur avendo obiettivi comuni avevano ed hanno storie e prospettive diverse.

Delle storie e delle prospettive che portarono le componenti della coalizione a presentarsi con il proprio simbolo, ciascuna rivendicando una propria indipendenza elettorale. I risultati delle elezioni sono noti, e inutile procedere alla loro ulteriore analisi.

Questa esperienza, così ricca ed interessante non dovrebbe terminare. Recentemente, in un articolo, degli esponenti di Sel, di cui ho il massimo rispetto, mi accusano di essere il responsabile di una rottura politica in quanto reo di non aver costituito un gruppo consiliare unico presso il Consiglio Provinciale.

La tempistica dell’articolo non è chiara, in quanto, la composizione dei gruppi consiliari è stata coeva all’insediamento del nuovo Consiglio, quindi risalente a diversi mesi nel passato. Trovo comunque l’articolo un utile stimolo per riprendere il filo di un discorso. Voglio parlare quindi di forma e di contenuto. E’ vero, non costituendo un gruppo consiliare unico non si è data una forma alla iniziativa comune.

Capisco quanto la forma sia importante, soprattutto nel momento in cui non tutte le forze politiche della coalizione hanno riportato risultati simili. Però, oltre alla forma vengono i contenuti. In nessun momento è mancata la completa disponibilità a presentare e sostenere nel Consiglio Provinciale, interrogazioni, interpellanze e mozioni comuni, soprattutto sugli argomenti del programma elettorale.

Chiunque possa dimostrare il contrario è pregato di farlo, avrà comunque tutta la mia stima. Qual è quindi il problema reale? Sel ed il Pd hanno trovato un accordo? Non si può che esserne contenti, fa parte di un percorso del tutto auspicabile e già in parte sperimentato nel recente passato. Per quanto riguarda invece l’esperienza dell’Idv nel Consiglio Provinciale devo dire che esistono ancora perplessità sulle posizione di un Pd che in troppi punti appaiono convergere con quelle del Pdl.

Vogliamo non solo verificare l’operato attuale della maggioranza, ma anche renderci conto di tutto ciò che nel passato non è andato come avrebbe dovuto, a scapito dei cittadini. Questo bisogno di capire potrà essere di impedimento ad un accordo con il Pd e con i suoi nuovi alleati? Pazienza.

Attenderemo un nuovo Pd con cui dialogare se sarà necessario. La cosa importante non è far vincere il partito a tutti i costi, ma far vincere le idee, quelle buone.

Raffaele Saladino
Capogruppo Italia dei Valori - Consiglio Provinciale di Viterbo


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