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Dossier shock di Wikileaks - Il numero due del governo britannico incalza
Clegg: "Gli Usa devono dare una risposta"
Viterbo - 25 ottobre 2010 - ore 10,45

Nick Clegg
- "Gli Stati Uniti diano una risposta".

E' quanto dichiarato dal vicepremier britannico Nick Clegg, dopo la pubblicazione dei documenti shok di Wikileaks sulla guerra in Iraq.

Il numero due liberal-democratico di Downing Street avrebbe precisato di non voler attaccare gli Stati Uniti, ma le accuse del fondatore del sito Julian Assange sono "estremamente serie" e gli Usa sono chiamati a pronunciarsi in merito.

Prima di entrare nel governo, Clegg era contrario alla guerra in Iraq. "Possiamo deplorare il modo con cui sono usciti i dossier - ha dichiarato in un'intervista alla Bbc - ma la loro lettura è comunque scioccante".

Clegg sorvola, però sulle violenze commesse dalle forze britanniche, delle quali si fa menzione nei documenti di Wikileaks.

In particolare, il Daily Mail attribuirebbe a un soldato inglese l'uccisione di una bimba irachena di otto anni, vestita di giallo. L'episodio risalirebbe all'agosto 2003.


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