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Il Pakistan
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Bomba nel santuario, otto morti.
Nuova strage in Pakistan. Questa mattina una bomba, probabilmente comandata a distanza, è stata fatta esplodere in un santuario sufi, nella provincia centrale del Punjab.
Una quindicina di persone sarebbero rimaste ferite, mentre le vittime, almeno per il momento, sarebbero otto.
L'ordigno sarebbe stato nascosto in un contenitore del latte piazzato su una motocicletta. Secondo i primi accertamenti delle forze dell'ordine, coordinate da Amjad Javed Salimi, due uomini avrebbero parcheggiato la moto fuori il cancello del mausoleo, per poi darsi alla fuga. Cinque minuti dopo la bomba è esplosa.
Quello di stamattina è stato solo l'ultimo di una serie di attentati di Al Qaeda contro i sufi, musulmani moderati.
Il primo risale a luglio, quando due lamikaze si fecero saltare in aria mentre centinaia di fedeli sufi erano riuniti per la preghiera nel mausoleo di Abul Hassan Ali Hajvery, a Lahore, capitale del Punjab. Il bilancio fu di 40 morti.
Ci fu, poi, un secondo attacco suicida i primi di ottobre, a Karachi, dove otto persero la vita otto fedeli sufi.
Sempre questa mattina, altre tre persone sono morte e due sono rimaste ferite per l'esplosione di una mina, a Kalaya, nei pressi del confine con l'Afghanistan.
