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Viterbo - Presentata dall'associazione culturale Next - Mercoledì 10 novembre alle 21,15
"Non è vero ma ci credo" in scena all'Azzurro
Viterbo - 25 ottobre 2010 - ore 12,45

- L'associazione culturale Next - Scuola di arti visive di Antonella Properzi, è lieta di dare il proprio contributo alla presentazione della manifestazione teatrale "Non è vero ma ci credo" di Peppino De Filippo, patrocinata dall'Associazone donatori di midollo osseo di Viterbo.

La brillante commedia in tre atti, rappresentata dalla Nuova compagnia di Blera, si terrà mercoledì 10 novembre 2010, alle 21,15, presso il teatro Cinema Azzurro di Viterbo, in via Carlo Cattaneo 44.

In breve la trama: il commendatore Gervasio Savastano è tormentato dalla superstizione; i suoi affari non vanno bene e lui ritiene che la colpa sia di un suo impiegato, Belisario Malvurio, cui attribuisce un influsso malefico. Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impiegato, che il commendatore ritiene non all'altezza della ragazza.

All'improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendator Savastano; in azienda arriva un giovane, Alberto Sammaria, gobbo, e con il suo arrivo gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità, il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo.

Tutto sembra filare liscio, ma il diavolo ci mette lo zampino: Alberto Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di Rosina, e per questo motivo è costretto a dare le dimissioni. Il commendatore è disperato, ma troverà una soluzione: convincerà sua figlia a sposare Sammaria.

Dopo un iniziale resistenza, la ragazza si convince; ma un incubo sconvolge i sogni del commendatore: che i suoi nipotini ereditino il difetto fisico di Sammaria.

Il matrimonio si celebra, ma il commendatore non riesce ad allontanare i suoi timori e comunica ai ragazzi la sua intenzione di invalidare le nozze; ma a questo punto scoprirà di essere stato raggirato: Sammaria non è altri che il giovane di cui Rosina era sempre stata innamorata e la gobba era solo un artificio per consentirgli di entrare nelle grazie del futuro suocero.

Il commendatore cede all'amore dei due giovani, anche perché, pure se non è gobbo, Sammaria porta bene!

Il talento, la bravura e la generosità degli attori nonché la grande professionalità dell'intera organizzazione responsabile dell'evento, faranno si che i proventi della serata vadano a finanziare importanti ricerche dell'Admo, volte a salvare la vita di molte persone, motivo per il quale auspichiamo una grande solidarietà e partecipazione di pubblico.

Ufficio stampa associazione culturale Next


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