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Viterbo - Il rapporto di Confartigianato
Cercasi professionalità specializzate
Viterbo - 25 ottobre 2010 - ore 13,30

Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato
- Imprese a corto di personale specializzato e giovani a spasso. Mancano installatori di infissi, panettieri, pasticceri, sarti ma anche falegnami e cuochi: per le imprese italiane nel 2010 sarà difficile reperire il 26,7% delle figure professionali di cui hanno bisogno.

E' quanto emerge da uno studio della Confartigianato che elabora i dati del Rapporto 2010 Excelsior-Unioncamere, secondo il quale a fronte di circa 550 mila nuove assunzioni previste per l'anno le aziende avranno difficoltà a coprire oltre 147 mila posti.

Nonostante la crisi economica e l'aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile, ci sono mestieri per i quali il posto di lavoro è sostanzialmente assicurato, soprattutto per le attività tipicamente artigiane. Un quarto delle offerte di impiego resta senza risposta. Si tratta di posti di lavoro che rimangono “vuoti” perché nessuno vuole o, più probabilmente, sa fare.

Secondo il rapporto di Confartigianato l’elenco dei mestieri “trascurati”, delle figure professionali introvabili per cui il “saper fare” è un requisito fondamentale” è lungo.

“Quest’anno - assicura il segretario provinciale di Confartigianato, Andrea De Simone - le aziende artigiane erano pronte ad assumere 1500 unità di personale, ma nell’83,3% dei casi non hanno trovato quello che cercavano.

E’ difficile pensare che in Italia, così come nella nostra provincia, nessuno abbia più voglia di imparare un mestiere o che i giovani siano tutti dei fannulloni.

Credo - continua il segretario De Simone - si tratti invece di un problema di informazione e anche formazione, visto che un’alta percentuale di ragazzi si dedica a lavori altrettanto faticosi, rispetto a quelli artigianali, e probabilmente meno retribuiti, ma abbastanza generici da poter essere svolti senza una specifica preparazione”.

Il rapporto di Confartigianato sottolinea come due giovani su tre (oltre 9 milioni) non hanno contatti con il mondo del lavoro durante il periodo degli studi e solo il 4% ha alle spalle esperienze di stage o tirocini formativi. Giovani sempre più distanti dal mondo del lavoro, dunque.

Confartigianato imprese di Viterbo, al fine di agevolare i giovani nell’inserimento nel mondo lavorativo, già da alcuni anni ha avviato una stretta collaborazione con alcuni Istituti scolastici viterbesi offrendo l’opportunità, ad alcuni studenti, di effettuare dei tirocini presso la sede provinciale dell’associazione.

“Avvicinare i giovani al mondo dell’artigianato, far conoscere ed apprezzare i mestieri artigiani –afferma infine Andrea de Simone – è una delle prerogative della nostra mission che vuole, inoltre, tutelare e nobilitare mestieri antichi altamente ricercati nel mercato attuale”.


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