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Viterbo - Le raccomandazioni dell’assessore Franco Simeone per evitare spiacevoli incidenti
Caccia al cinghiale, si parte il primo novembre
Viterbo - 26 ottobre 2010 - ore 13,30

Franco Simeone
- Lunedì primo novembre apre ufficialmente la caccia al cinghiale in provincia di Viterbo. Si potrà cacciare in forma singola e nelle aziende faunistiche venatorie fino a lunedì 31 gennaio 2011.

Anche le squadre di caccia al cinghiale potranno iniziare a fare le battute, a prescindere della scelta effettuate in sede di richiesta di iscrizione al registro provinciale di caccia al cinghiale: in ogni caso il numero delle battute da effettuare ai sensi dell’apposito regolamento provinciale resta tuttavia fissato in tre giornate settimanali.

La stessa regola varrà per la chiusura del 31 gennaio. Questa misura rientra nel piano di contenimento dei danni che i cinghiali sempre più spesso causano alle colture agricole, sulla biocenosi e sulla circolazione stradale e fa seguito alle due giornate straordinarie di contenimento della specie cinghiale già effettuate in ottobre.

“E’ nostra convinzione – spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura, caccia e pesca, Franco Simeone - che l’efficacia del prelievo venatorio è uno dei pochi mezzi di contenimento della popolazione dei cinghiali, la cui crescita sarebbe altrimenti fuori controllo”. L’assessore fa poi delle raccomandazioni per evitare spiacevoli incidenti, causati principalmente dalla pratica delle battute di caccia che vedono la concentrazione di molte unità di cacciatori in spazi ristretti, oppure dall’utilizzo di armi troppo potenti.

“Prima di tutto occorre indossare sempre giubbini ad alta visibilità di colore giallo o arancione – afferma -. Inoltre non si deve sparare all’infrasco senza aver perfetta visione dell’animale, non si deve sparare lungo le linee delle poste, e nel contempo ci si deve accertare che non siano vicini i componenti della bracca.

Inoltre non si devono sparare più di tre colpi dallo stesso fucile per il medesimo cinghiale, non tirare al bersaglio distante qualche centinaio di metri, non usare la carabina indirizzando il colpo in campo aperto e sui crinali senza aver accortezza di mirare verso terra”.

Infine, le indicazioni per il capocaccia. “Prima della cacciata dovrà illustrare lo svolgimento delle operazioni istruendo i partecipanti sui pericoli della battuta, dovrà inoltre accompagnare i componenti alla posta indicando a ciascuno il settore di tiro. Tutte indicazioni, queste - conclude Simeone -, in gran parte recepite nel regolamento provinciale”.


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