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Viterbo - L’assessore Franco Simeone ha partecipato venerdì scorso all’assemblea di Federcaccia
"Quasi pronto il nuovo piano faunistico venatorio"
Viterbo - 26 ottobre 2010 - ore 13,30

Franco Simeone
- L’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Franco Simeone è intervenuto venerdì scorso all’assemblea provinciale di Federcaccia per fare il punto sulla situazione dei programmi varati dagli uffici della Provincia in materia di gestione faunistico-venatoria.

Il presidente regionale di Federcaccia, Aldo Pompetti, quello provinciale Giorgio Perugi, insieme a circa cento tra delegati delle sezioni comunali e dei cacciatori, e al presidente dell’Atc VT1 Antonino Corsini, hanno con l’occasione evidenziato le criticità e le problematiche esistenti nel mondo venatorio, invocando quindi una fattiva collaborazione con l’assessorato provinciale affinché nel prossimo futuro si trovino adeguate soluzioni.

In particolare, dall’incontro è emersa soprattutto la necessità di completare la stesura del piano faunistico venatorio, così da avviare una corretta pianificazione degli interventi gestionali utili alla conservazione e alla tutela di un patrimonio faunistico che è ricchezza di tutta la collettività.

“E’ imminente il completamento di tale piano – dichiara l’assessore Simeone -, che al più presto verrà concertato con tutte le parti interessate, così da arrivare a una programmazione differenziata sul territorio e in linea con gli elementi legislativi vigenti, con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica e con le necessità del mondo venatorio ed agricolo”.

I Federcacciatori, da parte loro, si augurano che tutti gli istituti faunistici, sia destinati alla caccia privata sia a quella programmata (aziende faunistico-venatorie e agri-turistico-venatorie), e gli organismi deputati alla protezione della fauna assolvano in misura più incisiva alle finalità per cui sono stati istituiti, divenendo così una risorsa importante per il territorio, per i cacciatori e per tutta la popolazione.

Altro punto affrontato durante l’assemblea è stato il problema dei danni causati dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole. “E’ opportuno – continua Simeone - attuare una strategia condivisa su basi tecnico-scientifiche per il controllo delle specie problematiche, in particolar modo del cinghiale.

Questo tema va affrontato in modo concreto e in tempi rapidi, al fine di non far gravare ulteriori oneri sulle aziende agricole, che già stanno vivendo un momento di crisi diffusa. Tali aziende, infatti, sono il substrato su cui si attua qualsiasi forma di attività venatoria e di gestione faunistica, quindi la loro tutela si rende necessaria per il mantenimento di una sostenibilità condivisa e priva di conflitti”.

Durante l’incontro si è inoltre parlato dell’importanza della cinofilia, sia per l’attività venatoria, sia per la sua funzione formativa nei confronti dei cacciatori. Da qui la necessità di intraprendere iniziative mirate alla promozione della cultura cinofila e cinotecnica, attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive di carattere nazionale e internazionale, consentendo anche un periodo di addestramento e allenamento dei cani più congruo rispetto a quello autorizzato nella presente stagione.

All’assemblea di Federcaccia hanno partecipato anche i tecnici faunistici dell’Atc VT1, i quali hanno illustrato il percorso di gestione in corso di attuazione all’interno delle Zone di ripopolamento e cattura gestite dallo stesso ATC, il quale, attraverso il coinvolgimento attivo dei cacciatori, porterà alla riqualificazione ambientale e faunistica di tali istituti.

Il direttivo di Federcaccia e il presidente Corsini auspicano una fattiva e continua collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura, caccia e pesca della Provincia di Viterbo, in modo da consentire l’avvicinamento al mondo della gestione faunistica un maggior numero di cacciatori-cittadini, e di aiutare tutte le parti interessate a maturare una sempre più piena consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo.

Da parte di Federcaccia, infine, un ringraziamento particolare è andato anche all’assessore provinciale al Turismo Andrea Danti, anch’esso intervenuto all’assemblea, il quale ha posto in evidenza le possibili sinergie e le potenzialità delle attività connesse a quella faunistico-venatoria nei confronti del turismo e dell’economia rurale.

“Ribadisco la disponibilità mia e degli uffici dell’assessorato – conclude Franco Simeone - per la definizione di una nuova stagione di confronto costruttivo e di collaborazione, coerentemente con le volontà già espresse in passato”.


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