Riceviamo e pubblichiamo - Gentile redazione,
scrivo per mettervi al corrente dello stato di degrado in cui versa uno dei palazzi più antichi di Viterbo ubicato in Via San Pietro 80 di proprietà del Comune che ospita diverse associazioni culturali, archeologiche, e quella nostra di Protezione Civile per le comunicazioni di emergenza radio.
Sono ormai anni che il tetto del bel palazzo è vittima di infiltrazioni piovane che hanno reso i nostri locali umidi e fatiscenti con conseguente aggravamento della stabilità dei travi di legno che allo stato attuale sono completamente marce e soggette a distaccarsi a pezzi dal soffitto anch'esso compromesso a causa dell'acqua e del gelo invernale dal pavimento inoltre crescono funghi di diversi centimetri segno che l'acqua ha completamente inzuppato anche quello.
Purtroppo oggi non siamo più in grado di garantire una sana ospitalità ai soci nonostante le nostre reiterate segnalazioni agli uffici preposti che non hanno potuto che costatare la verità dicendoci pero che non ci sono i soldi per la riparazione.
Le poche gocce infiltrate anni orsono sono diventate un vero e proprio ruscello problema non solo per noi che stiamo all'ultimo piano ma anche per gli altri dei piani inferiori.
Ho potuto anche visionare l'interno di uno stanzone di un'associazione svedese dove vengono tenuti reperti archeologici anch'essi preda delle intemperie.
Tutto ciò perché nessuno è intervenuto a riparare una piccola parte di tetto che se presa in tempo sarebbe costata davvero pochi euro!
Si spendono migliaia di euro per piste ciclabili, per aiuole, per tante altre cose perché il patrimonio storico deve essere lasciato così all'incuria del tempo?
Sono disponibile per mostrarvi e documentare quanto dichiarato sperando che qualcuno leggendo questo invece di indispettirsi si adoperi per un pronto intervento di recupero.
Giorgio Cavalieri
