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L'assessore alla Protezione civile, Sante Alibrandi, sul rischio idrogeologico
Ambiente, Soriano non si merita la maglia nera
Viterbo - 27 ottobre 2010 - ore 12,45

Riceviamo e pubblichiamo - Vorrei fare chiarezza su quanto apparso in questi giorni sulla cosiddetta “maglia nera” che sarebbe stata attribuita a Soriano nel Cimino per il rischio idrogeologico.

Soprattutto mi vedo costretto ad intervenire per contrastare, ancora una volta, il comportamento di un gruppo politico giovanile che tenta di screditare l’amministrazione comunale, creando allarmismo e dipingendo una situazione differente dalla realtà.

Chi ha letto i comunicati stampa di Legambiente, avrà senza dubbio capito che si trattava dell’elaborazione dei risultati di un questionario, a carattere facoltativo, per il quale non esistevano linee guida ben precise per la compilazione.

Dai commenti dei responsabili di Legambiente traspariva una forte e direi giusta preoccupazione per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, il consolidamento dei versanti dei fiumi, l’abbattimento di strutture abusive sorte su aree a rischio.

Argomenti questi tutti condivisibili e su cui non si deve mai abbassare la guardia.

Mi domando però, se a Soriano è stata attribuita la “maglia nera” di che colore dovrebbe essere la maglia di quei Comuni che non hanno risposto al questionario?

Secondo la stessa Legambiente, solo Roma e Frosinone, tra i capoluoghi di provincia, hanno risposto al questionario. Quindi, come devono essere classificati Latina, Rieti e Viterbo?

Mi sia poi permesso di ricordare che, in materia di Protezione Civile, la pianificazione dell’emergenze presuppone l’identificazione del rischio massimo che può interessare un territorio e di come questo, può impattarsi con il territorio e, quindi, con i suoi abitanti. Per la definizione del rischio massimo è prioritaria una lettura di tutti gli eventi calamitosi che si sono verificati in passato.

Sulla base di quanto detto, giustamente, Soriano è stato paragonato a Capodimonte.

Tutti sanno, che entrambi i paesi si affacciano sul lago, hanno la medesima orografia territoriale e soprattutto, in passato, hanno avuto gli stessi fenomeni di esondazioni ed alluvioni.

Vorrei ricordare a coloro che, guarda caso si interessano solo da poco delle sorti del Paese, una scelta ben precisa ed irreversibile che l’amministrazione Tarantino fece sin dal 2002.

Il sistema di Protezione civile a Soriano si fonda sulla stretta collaborazione fra Comune, locale comitato della Cri e la Squadra ecologica.

Una collaborazione che ha visto nascere il Centro operativo intercomunale numero 10, dotare il nostro sistema di adeguate attrezzature e mezzi, elaborare un piano comunale d’emergenza, e piani dettagliati per il rischio incendio boschivo e per le avversità meteo (leggasi rischio idrogeologico).

Vorrei assicurare tutti che l’esistenza di un buon sistema di Protezione civile non è un alibi per l’amministrazione comunale ma è il premio di otto anni di lavoro basato sulla stretta collaborazione con le suindicate associazioni.

Collaborazione che ci permette di essere sempre pronti ad affrontare sia le emergenze del nostro territorio che calamità più gravi, come dimostrano le sincere attestazioni di stima ricevute dal Comune di San Demetrio né Vestini per l’aiuto offerto da Soriano in occasione del terremoto dell’Abruzzo.

Ecco così che Soriano, sempre da Legambiente, viene considerato il paese più virtuoso in materia di prevenzione e contrasto del rischio incendio boschivo (è questo il nostro rischio massimo) ottenendo nel 2010, il risultato di zero incendi sul proprio territorio.

Ma chi ci ha accusato di immobilismo definendoci, con leggera ironia, a “vocazione ambientalista” non ha speso una parola su questo dato positivo.

A voi, rispondiamo che crediamo fortemente nei nostri ideali ambientalisti facendo scelte e respingendo gli assalti al nostro territorio, incoraggiati da scelte di precedenti amministrazioni più vicine a voi che a noi.

Sante Alibrandi
Assessore alla Protezione Civile


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