- Prende sempre più forma la seconda edizione del Premio Nazionale “Dolce con Nocciola Romana Dop”. Manifestazione la cui mission è la rivalutazione su grande scala della nocciola romana Dop e la valorizzazione della risorsa “nocciolo”.
“Scopo della manifestazione - secondo Fabio Troncarelli, presidente dell’Associazione 1728 che organizza l’evento ronciglionese - è quello di incrementare l’attività di promozione presso le imprese di filiera, dei sistemi di certificazione di qualità e tipicità, favorire la valorizzazione commerciale della produzione della nocciola come elemento del territorio da promuovere”.
Con il Premio nazionale s’intendono poi individuare e incentivare le azioni strategiche per promuovere le risorse produttive del territorio dei Cimini.
“Purtroppo - continua infatti Troncarelli - pur essendo la Tuscia il territorio dove vengono prodotte più nocciole in Italia, manca del tutto una promozione adeguata a livello locale e manca del tutto un prodotto finito da poter proporre ai turisti. Provate a cercare un solo chilo di nocciole da poter comprare, vedrete che sarà fatica sprecata.
Provate a chiedere un dolce tipico come i tozzetti, constaterete che li troverete sì e no nel 10 per cento dei forni o dei bar. Anche negli autogrill delle autostrade che attraversano la nostra provincia non troverete nessuno dei prodotti tipici della Tuscia, però troverete i cantucci di Siena…”.
“Ecco – conclude Fabio Troncarelli – tutto ciò secondo noi è profondamente sbagliato e non può più essere tollerato. Ognuno di noi, per i rispettivi ruoli, dovrà fare in modo che questo importante prodotto venga promosso e valorizzato adeguatamente, magari iniziando a sostituire in tutti i bar della provincia le arachidi che si offrono negli aperitivi con le nocciole del nostro territorio.
Intanto sabato prossimo si parte
Alle 10.30 il secondo Premio Nazionale “Dolce con Nocciola Romana Dop” fa il suo esordio con la conferenza sul tema “Filiera corta, una risorsa per il territorio” organizzata dalla Coldiretti e dall’Associazione 1728, presso la sede della Comunità Montana dei Monti Cimini, nella stessa occasione la presentazione della nuova semovente per la raccolta delle nocciole della Ditta Asquini di Canino.
