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Tribunale - Imprenditore agricolo processato, parlano i testimoni della difesa
"Nessun dipendente ridotto in schiavitù"
Viterbo - 27 ottobre 2010 - ore 3,30

Riduzione in schiavitù, primo giro di testimonianze in aula
- Entra nel vivo il processo per sfruttamento e riduzione in schiavitù che vede imputati Francesco Marcucci e Alveno Lotti.

Ieri mattina ha preso il via il giro di testimonianze per la difesa di Marcucci, l'imprenditore agricolo di Ischia di Castro arrestato nel novembre 2009 e tuttora in carcere.

Un inizio anomalo, dal momento che, in genere, si parte dai testi dal pubblico ministero.

In questo caso, però, la lista del pm Roberto Staffa è stata presentata in ritardo. Da qui la decisione dei giudici di non ammetterla, almeno per ora, tra le prove, e di iniziare dai testi delle difese.

Il collegio, composto dal presidente Gaetano Mautone e dai giudici a latere Michele Romano ed Eugenio Turco, ha ascoltato nove persone. Per lo più dipendenti dell'azienda agricola di Marcucci, che hanno smentito le accuse contestate all'imputato.

Secondo i testi, infatti, nessuno dei lavoratori dell'azienda è mai stato ridotto in schiavitù. Compresi i quattro dipendenti romeni, che svolgevano per l'imprenditore dei lavori di pastorizia e che, secondo il pm Roberto Staffa, sarebbero stati vessati e sfruttati.

A detta dei testimoni, l'abitazione in cui i quattro alloggiavano era in perfetto stato.

Marcucci l'aveva fatta imbiancare a dicembre 2008, un anno prima del suo arresto. E aveva anche fatto eseguire dei lavori di manutenzione idraulica.

Certo, non era una reggia, avrebbero detto i testimoni. Ma neppure quel tugurio fatiscente senz'acqua, letti e servizi descritto dall'accusa.

I quattro dipendenti, sempre secondo i testi, godevano di assoluta autonomia economica e della massima libertà di movimento. Il che smonterebbe la tesi della segregazione, compresa nell'accusa di riduzione in schiavitù.

La prossima udienza è stata fissata per il 23 novembre. Si continuerà con l'ascolto degli altri testimoni della difesa Marcucci, rappresentata dagli avvocati Alfredo Trotta e Giorgio Fini. Per poi proseguire con i testi dell'avvocato Salvatore Maruccio, difensore dell'altro imputato, Alveno Lotti, ed, eventualmente, con quelli della pubblica accusa.


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