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Pd, corsa per la segreteria - Giornata densa d'incontri
È ancora totocandidato
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 28 ottobre 2010 - ore 4,20

Giuseppe Fioroni
- Erano quattro amici al bar. Adesso sono rimasti in due. O forse anche tre. Enrico Panunzi, Francesco Scialacqua e Alessandro Dinelli. Sono i nomi che nelle ultime ore sono rimbalzati in casa Pd, quando mancano poche ore alla chiusura delle candidature per la segreteria provinciale.

Ieri riunioni di sposettiani da una parte, fioroniani dall'altra e quindi dei non allineati. E se nel Pd, come cantava Vasco Rossi, qualcuno voleva cambiare il mondo (democratico), al momento a essere cambiato è l'orizzonte delle alleanze e degli accordi. Cambiato, ma non sancito. Fino a domani tutto può accadere.

A un certo punto sembrava che si stesse facendo strada una possibile candidatura di Panunzi sostenuta da non allineati e Fioroni, salvo subire uno stop improvviso. Francesco Scialacqua resta il candidato di Piazza democratica.

Nel vertice dei fioroniani, il candidato di sempre, il sindaco di Faleria Bianchi ha sostenuto come l'unità nel Pd non tutti l'hanno voluta e che se si trovava qualcuno disposto a farlo, avrebbe fatto un passo indietro. Questo nome sembrava essere Panunzi.

Se il quadro avesse retto, dall'altra parte Sposetti è probabile che avrebbe deciso di appoggiare da subito il parronciniano Dinelli. Seppure rimaneva l'incognita Andrea Egidi.

Insomma, alla fine di una lunga giornata, tutto si è concluso alla democratica. Si ritorna al punto di partenza. C'è tempo fino a venerdì e c'è da credere che sarà sfruttato fino all'ultimo secondo.


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