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Viterbo - La critica del consigliere provinciale Idv Saladino
Investimenti nella scuola, Italia fanalino di coda
Viterbo - 13 settembre 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - In attesa dell’inizio dell’anno scolastico, l’Ocse ci informa che l’Italia è al penultimo posto in Europa per l’ammontare degli investimenti sulla scuola, sia in termini percentuali rispetto al Prodotto interno lordo (appena il 4.5% del Pil), che in termini di percentuale della spesa pubblica (solo il 9% rispetto ad un valore medio europeo del 13.3%).

Inoltre, perviene l’informazione che i nostri insegnanti percepisco uno stipendio di molto inferiore ai loro colleghi stranieri, perdendo sempre più credito sociale. Per non considerare poi le migliaia di docenti precari che grazie alle decisioni dell’attuale ministro dell’istruzione non percepiranno proprio più nulla, a dispetto della declamata fine della crisi economica.

Questo governo, coinvolto in continui scandali è riuscito in breve tempo a demolire quanto restava dell’ultimo baluardo della ragione del vivere comune, della nostra socialità ed educazione. Potrebbe sembrare una semplice inettitudine nell’inquadrare i reali problemi del paese, oppure una banale indifferenza verso la cultura, ma in realtà, una politica tanto dissennata, che obbliga di fatto i cittadini ad occuparsi materialmente dell’istruzione dei propri figli, fornendo sostegno morale ed economico alla scuola in dissesto, nasconde un disegno eversivo contro il principio costituzionale di eguaglianza e contro gli stessi contenuti della democrazia.

Nel futuro che attende le prossime generazioni, la mancanza di una profonda istruzione, verificata seriamente ed efficace, emarginerà gran parte della popolazione dalla classe intellettuale e dirigente, nonché dal benessere economico. Demolire la scuola pubblica significa relegare la maggior parte dei cittadini ad un ruolo subalterno privato di adeguati strumenti culturali.

Una nuova e buia ignoranza del millennio, fatta di titoli di studio vuoti che spesso non valgono neanche il costo della carta su cui sono stampati. Viterbo e la Tuscia purtroppo non ne sono eccezione, assistendo inerti alla continua riduzione negli organici degli insegnanti, alla scomparsa del sostegno per i bambini disabili, alla limitazione delle classi a tempo pieno, alla assenza di un adeguato numero di asili nido, alla riduzione delle risorse per le attività di laboratorio e progettuali, alla costante contrazione degli orari.

Questa è l’ultima scuola, l’ultima delle scuole, la scuola della decadenza.
Non possiamo accettare questo scempio rassegnati ed in silenzio, è un nostro diritto e dovere intervenire utilizzando tutti i mezzi legali disponibili. Per questa ragione l’Idv di Viterbo e provincia ha aperto un Osservatorio permanente sulla salute delle scuole della Tuscia.

Tutti i giorni, anche per via informatica, i genitori, gli insegnati, tutti gli operatori dell’istruzione e gli stessi studenti potranno far pervenire le loro considerazioni, critiche e denunce sulle difficoltà ed inefficienze riscontrate nel corso dell’anno scolastico presso il nostro indirizzo mail info@italiadeivaloriviterbo.it

L’Idv si impegna ad agire in merito presso tutte le Istituzioni responsabili, la Provincia, il Comune, il provveditorato, i singoli istituti interessati, per far prevalere il principio della giusta scuola per una giusta istruzione. Non vogliamo più essere gli ultimi della classe.

Raffaele Saladino
Capogruppo Idv consiglio provinciale


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