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Sanità - L'umore dei sindaci in attesa del vertice regionale
Marini fiducioso, Mazzola finché non vede non crede...
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 14 settembre 2010 - ore 11,40

I sindaci protestano sotto Palazzo dei Priori
Il sindaco di Marta Lucia Catanesi insieme all'assessore provinciale Andrea Danti
Alcuni membri del comitato a tutela dell'ospedale di Montefiascone
Marini scende...
...e Meroi lo segue
Marini, Meroi e i sindaci
- L'incontro con Renata Polverini è stato fissato. Adesso c'è attesa per l'esito.

Il primo cittadino di Viterbo è ottimista. “Qui non si tratta solo di un paio di sindaci che protestano – spiega Giulio Marini – siamo tutti coinvolti. Non privilegio la protesta strumentale. L'accoglienza dei sindaci che sono in piazza è totale per quello che mi riguarda.

Dall'altra parte, so che Renata Polverini è disponibile a trovare soluzioni utili per il territorio. E' donna e quindi particolarmente sensibile a certi aspetti.

Sono convinto che bisogna fare attenzione particolare alle sacche di privilegio che ci sono in sanità, scovare quelle, non tanto guardare l'indice numerico. Si potrebbe fare un risparmio significativo”.

Venerdì tutti a Roma. “Un incontro stabilito dal presidente, saremo accolti da lei, ribadendo il concetto di salvaguardia della nostra sanità”.

Contento, ma guardingo, il sindaco di Tarquinia Mazzola. “Sono molto soddisfatto – osserva - siamo riusciti a strappare quest'incontro a Roma con il presidente Polverini, ma è vergognoso che ogni volta in cui le istituzioni, noi sindaci, dobbiamo prendere un appuntamento o far convocare conferenze dei sindaci sulla sanità, devono organizzare manifestazioni.

Questo centrodestra è ora che la faccia finita e si metta a disposizione delle istituzioni”.

Marini ha usato parole rassicuranti. “Finché non vedo e non viene modificato il decreto- continua Mazzola - non sono fiducioso. Se c'era questa volontà, si poteva modificare senza fare tante storie.

Se c'è un errore sul piano di riordino lo si ammette e noi siamo contenti tutti. Oltretutto non lo ha fatto la Polverini, ma glielo hanno redatto.

Sarebbe stato bello che lei se lo fosse studiato, mettendoci le mani e stabilendo quali siano le cose giuste da fare. Tenendo presente che noi vogliamo ottimizzare e non tagliare. Ottimizzando si risparmia”.

E l'appartenenza politica non c'entra, sottolinea il primo cittadino di Civita Castellana Angelelli. “Non significa nulla in questo ambito essere di centrodestra o centrosinistra – osserva – il problema è la difesa dei nostri ospedali che rischiano tagli. Il problema sta nel decreto di riordino, il 48.

E' inconcepibile, ad esempio, pensare che per trecentomila abitanti nella Tuscia ci sia un solo punto nascite”.

Lucia Catanesi, da Marta, guarda con apprensione alle sorti dell'ospedale di Montefiascone. “Teniamo molto a questa struttura, molto importante per l'intero bacino del lago di Bolsena.


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