Per certuni è un elemento indispensabile per il loro “yuppismo”.Per taluni è un mestiere. Ne scrivono. Ne pontificano. Ne diventano i “sacerdoti” con i loro stilemi con una propria gestualità. Differente da altri “santoni” poiché sono loro conoscono il “Verbo”.

Gli altri nella migliore delle ipotesi sono “furbetti del quartierino”. Loro sono, invece, integerrimi. Neologismi allora, iperboli, parabole. Sempre di più. L’obbligo è essere originali, unici.

Pochi ne apprezzano la capacità di essere convivialità. Gioco. Intrigo ed emozione. Gesto antico, sapienza millenaria. Allegria e ponderazione. Gioia e tristezza.

Alla fine però il “Vino è Nel Bicchiere”. Lì solamente lì, possiamo comprenderne la poliedricità ben sapendo che le nostre sensazioni sono uniche determinate da quel momento da quella situazione.

12 appuntamenti per sentirlo Nel Bicchiere.
 
Il corso inizia i primi giorni di Ottobre