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Viterbo - Ieri sera l’iniziativa con sindaci e operatori del settore presieduta dall’assessore regionale Zappalà
Promuovere il turismo coinvolgendo i territori del Lazio
Viterbo - 15 settembre 2010 - ore 14,00

L'assessore Andrea Danti
- Ieri sera palazzo Gentili ha ospitato un importante convegno sul turismo, a cui hanno partecipato l’assessore regionale al Turismo Stefano Zappalà, il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, il vice presidente e assessore all’ambiente Paolo Equitani, l’assessore al Turismo Andrea Danti e l’assessore ai Lavori pubblici Gianmaria Santucci.

Fitta la rappresentanza delle associazioni di categoria, degli operatori del settore e degli amministratori dei Comuni della Tuscia e anche il sindaco di Viterbo Giulio Marini.

L’assessore Zappalà ha colto l’occasione per invitare e la Provincia di Viterbo e le amministrazioni comunali della Tuscia alla Fiera Internazionale del Turismo che si svolgerà il 18, 19 e 20 novembre prossimi a Roma, chiedendo al Viterbese di partecipare in massa.

Sta a noi valorizzare l’immenso patrimonio culturale, artistico e ambientale del Lazio – dichiara l’assessore regionale – e alla Fiera Internazionale del Turismo sarà necessario far sentire la presenza delle province, oltre che della Capitale. Con Federalberghi e la Fiera di Roma stiamo lavorando all’organizzazione di questa iniziativa, nella quale intendo coinvolgere i ministri del Turismo di tutta Europa e dell’area mediterranea, insieme ai buyer e agli operatori del settore di diversi Paesi

Se Roma è la capitale del mondo, lo deve dimostrare, insieme gli altri territori del Lazio: è impossibile pensare che la Fiera di Rimini sia più importante di quella della Capitale.

Condividiamo insieme le strategie per il futuro di questa regione – prosegue Zappalà -, promuovendoli nel modo giusto. Nel piano triennale del turismo intendo puntare molto sulla creazione di distretti con caratteristiche omogenee: religiosi, termali, per la terza età, per persone con problemi di disabilità e altri, ma anche sull’albergo diffuso per dare maggiore visibilità ai piccoli centri.

I dati sui flussi turistici regionali sono preoccupanti, con Roma che catalizza oltre l’80 per cento dei visitatori. Io credo che sia necessario fare un lavoro di promozione mirato – conclude -, e infatti il mio obiettivo è quello di portare nel Lazio flussi turistici esterni ai confini regionali: il movimento interno incide in realtà assai poco”.

All’assessore Andrea Danti il compito di illustrare i dati sui flussi nella Tuscia. “Il nostro territorio è caratterizzato da un quaranta per cento di fidelizzazione – spiega -. Ciò significa che quasi la metà dei turisti che visitano il Viterbese poi decidono di tornare. Questo probabilmente anche grazie al fatto che in un raggio di 50/60 chilometri, la Tuscia offre ogni forma di turismo: si tratta di un patrimonio da promuovere in ogni forma. Ringrazio l’assessore Zappalà perché si è sempre mostrato attento e disponibile al dialogo con le amministrazioni provinciali”.

Secondo il presidente della Provincia Marcello Meroi, lo sviluppo del turismo deve procedere di pari passo con la cultura. “Indipendentemente dal fatto che la Tuscia risulta interessante agli occhi dei visitatori per le sue bellezze – afferma -, i centri del Viterbese, soprattutto in estate, si caratterizzano per le manifestazioni culturali che conferiscono loro un tratto distintivo ben preciso. Collegare strategie turistiche alla valorizzazione degli eventi culturali credo sia fondamentale.

Penso per esempio al Festival Barocco, un evento di cultura che da anni ha un risvolto turistico interessante nella Tuscia, perché attira un pubblico di qualità che lascia una discreta incidenza economica sul territorio. Oggi la Provincia, grazie alla scarsa attenzione della precedente amministrazione, non ha purtroppo i fondi per il festival Barocco.

Per evitare che situazioni limite come questa si ripetano ancora in futuro, auspico una maggiore collaborazione con la Regione per trovare risorse che, insieme all’aspetto culturale degli eventi, valorizzino anche la loro valenza turistica – conclude Meroi -.

E’ a mio avviso opportuno che ogni amministrazione si assuma le proprie responsabilità, facendo delle scelte. Scelte che evitino i contributi a pioggia per eventi che muovono poco in termini di ricaduta economica e culturale sul territorio. Scelte che premino gli eventi di qualità, i quali meritano la giusta attenzione delle istituzioni e hanno un riscontro oggettivo, vero”.


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