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Il deputato del Pd chiede interventi mirati e sostegno al reddito dei produttori
Emergenza cinipide, Sposetti interroga il ministro Galan
Viterbo - 15 settembre 2010 - ore 14,05

Ugo Sposetti, deputato Pd
Copyright Tusciaweb
- Emergenza cinipide, Sposetti interroga il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan.

Il deputato del Partito democratico ha presentato un’interrogazione a risposta orale per sollecitare il dicastero a intervenire contro il parassita, a individuare sostegni adeguati al reddito dei castanicoltori e difendere così una risorsa rilevante per l’economia del Viterbese.

Tre le principali richieste:

- quali urgenti e immediate azioni intenda adottare il ministro, relativamente allo studio del parassita del castagno, soprattutto in considerazione della velocità con cui la patologia si diffonde e quali strumenti intenda mettere in campo per salvaguardare il patrimonio boschivo, che rappresenta una vera garanzia per la tutela del territorio, soprattutto in relazione all' equilibrio idrogeologico;

- quale iniziativa intenda intraprendere per coordinare, unitamente alle Regioni, ogni utile e immediata iniziativa volta a fronteggiare l'emergenza parassitaria, nonché scongiurare ulteriori e ben più gravi danni alle colture e, conseguentemente, alle economie locali;

- quali iniziative intenda adottare per verificare l'avvenuto danno della produzione di castagne e per individuare ogni utile strumento di sostegno al reddito degli agricoltori colpiti da questa calamità.


Il testo integrale dell’interrogazione al ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali

Premesso che:

- la castanicoltura costituisce una delle principali risorse agricole della provincia di Viterbo, una delle fonti aggiuntive di sostegno al reddito delle popolazioni di diverse comunità locali;

- la presenza di un pericolosissimo parassita, denominato cinipide galligeno da castagno, costituisce una vera e propria minaccia dei castagneti, in quanto vengono attaccati diffusamente da questo insetto;

- questa emergenza parassitaria è stata da tempo denunciata dagli enti locali interessati, spinti da moltissimi agricoltori particolarmente preoccupati, e da diverse organizzazioni di categoria i quali chiedono da anni l'intervento immediato delle autorità preposte;

- nel corso degli ultimi anni sono stati approvati alcuni provvedimenti legislativi con l'obiettivo di regolare la lotta al cinipide. Tra questi il decreto legislativo 19 agosto 2005 , n. 214 e il decreto ministeriale 30 ottobre 2007;

- la Regione Lazio con la determinazione n. 1825 del 17 luglio 2009 ha individuato misure d'emergenza provvisorie per impedire la diffusione del cinipide del castagno, istituendo le zone di insediamento nel territorio della regione Lazio;

- ad oggi tutte le azioni di lotta intraprese con principi attivi si sono rilevate inefficaci mentre la lotta biologica sta dando buoni risultati in Piemonte che per primo ha affrontato il problema e quindi per primo ha iniziato ad intravedere una via di uscita proprio con la lotta biologica;

- in seguito alla convenzione firmata dalla provincia di Viterbo, la comunità montana dei Cimini e le università di Viterbo e di Torino, dalla primavera del 2010 nei monti Cimini è iniziata la sperimentazione relativa all'inserimento del torymus sinesi, l'antagonista naturale del cinipide galligeno del castagno;

- l'abbandono della coltivazione dei castagneti rischia di produrre gravi conseguenze economiche, ambientali e idrogeologiche. Occorre pertanto attivare ogni sinergica e immediata iniziativa per consentire alle comunità locali di affrontare il pericolo della distruzione dei secolari castagneti viterbesi oggi attaccati con virulenza inaudita dal cinipide;

Per sapere:

- quali urgenti e immediate azioni intenda adottare il ministro interrogato relativamente allo studio del parassita del castagno, soprattutto in considerazione della velocità con la quale va diffondendosi la patologia e quali strumenti intenda mettere in campo per salvaguardare tale patrimonio boschivo, che rappresenta una vera garanzia per la tutela del territorio, soprattutto in relazione all' equilibrio idrogeologico;

- quale iniziativa intenda adottare il ministro interrogato per coordinare unitamente alle regioni, ogni utile e immediata iniziativa per fronteggiare l'emergenza parassitaria e scongiurare ulteriori e ben più gravi danni alle colture e, conseguentemente, alle economie locali;

- quali iniziative il ministro interrogato intenda adottare per verificare l'avvenuto danno della produzione di castagne e per individuare ogni utile strumento di sostegno al reddito degli agricoltori colpiti da questa calamità.


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