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Tarquinia - Il sindaco Mazzoli scrive una lettere alla Birindelli sul caso Annarita Camillucci
"Pomodorificio, ognuno faccia il suo mestiere"
Viterbo - 15 settembre 2010 - ore 16,30

- «Il comportamento della signora Annarita Camillucci è inaccettabile, non rispetta i ruoli istituzionali e non ha portato nulla alla causa».

Lo scrive il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola in una lettera inviata all’assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio Alessandra Birindelli e al presidente della Commissione regionale dell’Agricoltura Francesco Battistoni, riferendosi alle recenti dichiarazioni da lei rilasciate in merito alla questione del pomodorificio.

«Con questa missiva sono a esporre un increscioso inconveniente che certamente non rende giustizia a un corretto e costruttivo rapporto istituzionale.

Lo scorso 10 settembre si è svolta una proficua riunione con le organizzazioni di categoria degli agricoltori del territorio, finalizzata a trovare le soluzioni necessarie alla riapertura dello stabilimento. Dall’incontro emergeva univoca la necessità di attivare ogni possibile iniziativa, per permettere il ripristino della’attività dell’impianto.

In particolare, si riteneva indispensabile la sensibilizzazione e il fattivo intervento degli operatori e la necessità di attivare un tavolo tecnico con la Regione Lazio e l’Arsial. Mi impegnavo inoltre a richiedere un incontro urgente con l’assessorato regionale alle Politiche Agricole, al quale partecipare insieme alle organizzazioni di categoria e a quelle dei produttori. Dell’esito del tavolo è stato diramato un comunicato stampa.

In merito a questo, la signora Camillucci, qualificandosi come coordinatore del Pdl di Tarquinia e come appartenente alla segreteria dell’assessore regionale alle Politiche Agricole, mi accusava con veemenza e in maniera aggressiva, asserendo che non ci sono mai stati contatti con l’assessore Birindelli, il commissario dell’Arsial Fabio Massimo Pallottini e Battistoni.

Ritengo, tra l’altro, a prescindere dai toni usati, e senza volutamente entrare nel merito delle dichiarazioni della signora Camillucci, che un’addetta alla segreteria dell’assessore non debba intervenire in modo estemporaneo sulla stampa nei confronti di un sindaco eletto dai propri cittadini.

Tale intervento sarebbe dovuto scaturire personalmente dall’assessore Birindelli o da Battistoni, poiché direttamente chiamati in causa, anche se, ripeto, non vi sono né motivo né condizioni.

Esprimo pertanto la mia formale protesta per le accuse infondate e le offese formulate dalla signora Camillucci e, soprattutto, per i toni e per la gravità delle sue affermazioni.

Nell’ottica di un reciproco rispetto istituzionale e personale, sempre dovuto alle rispettive cariche e a prescindere da valutazioni strettamente politiche o partitiche, mi auguro che episodi simili non verifichino più.

Confido quindi in un autorevole intervento e rimango a disposizione per ogni chiarimento o incontro per risolvere la problematica del pomodorificio di Tarquinia, molto più importante delle sterili polemiche scaturite, che nulla hanno aggiunto di positivo alla grave crisi economica del settore agricolo».


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