Dal titolo “L’Episcopio di Acquapendente e i suoi vescovi” vede protagonista-autore l’architetto Renzo Chiovelli, che ripercorre grazie anche e soprattutto all’ausilio di nuovi documenti la storia che ha visto protagonista l’attuale museo della città. Partendo dagli albori dell’eredità lasciata dalla distrutta città di Castro.

L’iniziativa editoriale che rientra nel secondo volume di una collana documentaristica di qualità, ha soprattutto l’enorme significato di comprendere gli origini, gli sviluppi e le trasformazioni di uno dei monumenti architettonici più importanti di Acquapendente.

Tracciando le fasi del percorso che ha visto la residenza vescovile trasformarsi attraverso varie vicende edilizie fino a diventare sede centrale del museo della città.

Interessantissima in tutta la sua precisa ricerca archivistica la nuova documentazione, frutto di una selezione in seguito a ricerche svolte presso l’archivio stato di Roma e quelli di Viterbo e delle diocesi di Castro ed Acquapendente, conservate presso l’episcopio aquesiano.

Stupendo il saggio finale della dottoressa Francesca Fiorentini, la quale illustra la collezione diocesana d’arte sacra del museo della città che, con le sue opere, mantiene viva la storia di Acquapendente e del suo importante ruolo svolto come sede vescovile dal 1649 al 1986.