- Riportare al suo antico splendore il soffitto della chiesa di Santa Maria Nuova.
E' l'obiettivo dell'accurato restauro finanziato per il 70% dalla Regione Lazio e per il 30% dalla Cei.
Ogni singola pianella sarà pulita, catalogata, restaurata e poi riposizionata.
Il progetto, attualmente, è in fase di cantierizzazione e sarà concluso probabilmente per la Pasqua del 2011 anche se non si escludono rinvii.
“Il lavoro è molto complesso – spiega Luca Melappioni, l'architetto che dirige il progetto –. Sappiamo che mettere mano a una struttura così delicata e di così alto valore storico-artistico non è facile, ma ci rende molto orgogliosi ed entusiasti”.
Il soffitto è interamente decorato. Le pitture sono presenti sia nelle singole pianelle incastonate nella struttura, che nelle travi lignee esterne.
“La chiesa è stata restaurata più volte nel corso della sua storia – dichiara il parroco don Angelo Gargiuli – ma in alcuni casi, in particolare nei primi anni del '900, i lavori non sono stati fatti con la giusta accuratezza. Ora, quindi, gli esperti chiamati al lavoro dovranno darsi molto da fare”.
Considerata l'importanza storico-artistica della chiesa anche l'università della Tuscia prenderà parte al restauro. “I manufatti – chiarisce Manuela Romagnoli – saranno datati dal laboratorio della facoltà di Beni culturali per un intento di carattere conservativo non ché di approfondimento e conoscenza”.
Nel concreto i lavori saranno portati avanti da due imprese diverse. Una che segue i lavori strutturali e una che si occupa più da vicino del restauro.
“Ogni pianella sarà numerata per essere riposizionata nel punto esatto in cui era – spiega Emiliano Antonelli, del consorzio Croma -. Poi verrà pulita con un sistema a vapore, ridipinta se necessario e rimessa al suo posto. Uno dei problemi principali è la datazione dei singoli pezzi perché duranti i diversi interventi fatti nel corso degli anni si sono sostituite alcune pianelle o ridipinte sopra l'antico strato di colore.
Oltre alle pianelle, poi, si deve intervenire anche sulla struttura lignea. “Anche lì ci sono dipinti e decorazioni – conclude Antonelli – quindi il restauro interesserà anche le travi. Si procederà lentamente, a piccoli tratti”.
Del lavoro generale alla struttura si occupa la ditta guidata da Giacomo Profili. “Abbiamo il compito di consolidare tutto – spiega – ovviamente senza intaccare le pitture. Con un ottimo lavoro di collaborazione e tanta pazienza sono sicuro che uscirà fuori un'ottima risultato”.
Il progetto complessivo dovrebbe costare circa 500 mila euro. Questa è la cifra finanziata per la maggior parte dalla Regione Lazio e dalla Cei, ma gli addetti ai lavori temono che la cifra non basterà. Anche la data di fine dei lavori non è sicura. Per ora si spera di completare tutto per la prossima Pasqua.
Alla conferenza stampa di descrizione dei lavori era presente anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune Giovanni Arena.
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