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Viterbo - Lettere - Maria Antonietta Coccia interviene dopo le parole di O'Leary sull'aeroporto
"Lasciamo a Dio le cose del cielo e preoccupiamoci delle cose terrene"
Viterbo - 16 settembre 2010 - ore 2,30

Viterbo, via Marconi
Riceviamo e pubblichiamo - "Lasciamo a dio le cose del cielo e preoccupiamoci delle cose terrene". Questa la sentenza dell’eccellentissimo O’ Leary. Doveva dircela lui della compagnia aerea irlandese questa “terribile “ verità?

Doveva essere scomodato dai vertici della compagnia aerea dell’Irlanda per dirci che Viterbo è mal collegata?

Io, da comune cittadina non avrei nemmeno scomodato le compagnie aeree, mi sarei accorta della figuraccia alla quale sarei andata incontro.

Certo potremmo arrivare in aereo da Milano o da Londra, Parigi, New York e poi prendere la carovana come nel old wild west ed arrivare per campagne dove vogliamo mettendoci solo qualche giorno ma si, chi ci corre dietro tanto! Io direi proprio di smetterla con questa farsa almeno fino a quando prima non si deciderà di collegare via terra Viterbo con tutta Italia!

Senza arrivare ad Orte o Roma per prendere un treno per Milano o per qualsiasi altra destinazione. Forse a questo punto e lo dico con un sorrisetto ironico si farebbe prima a fare un bel buco gigante e far passare l’underground sotto Viterbo tanto è già vuota si farebbe presto basta quasi un trapano e poi via fino alle porte di Roma! Una tangenziale altrimenti? Un’autostrada?

Anch’io che non sono un’esperta di collegamenti aerei passando dal sito dove dovrebbe sorgere come un miraggio l’aeroporto mi sono accorta che la pista è troppo corta.

Un aereo ricordiamocelo senza che ce lo dica un eccellentissimo, non ha la frenata di un’utilitaria! Viterbo, e questo è stato già detto varie volte dai cittadini, fra i quali molti pendolari, non è collegata col resto del mondo via terra e come pretendiamo che sia collegato via aria?

Lasciamo a Dio i lavori del cielo per ora e sistemiamo le cose… terrene! Forse, O’Leary, in un futuro cambierà idea. Possiamo dirgli che nel 2010 è arrivato il cinema multisala.

Maria Antonietta Coccia


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