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Viterbo - Lettere - Elena Angiani scrive sull'aumento dei buoni pasto
"Gli amministratori non rispondono alle domande imbarazzanti"
Viterbo - 16 settembre 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - Gentile redazione,

scrivo a seguito del dibattito sorto in merito all’aumento del costo dei buoni pasto delle mense scolastiche.

Intanto vorrei far notare che l’aumento “di soli” 30 centesimi a buono pasto per il primo figlio e 18 centesimi per il secondo, si tradurranno, a conti fatti, in un aumento di 50 euro annui (circa 560 euro per l’intero anno scolastico) per le famiglie con un solo figlio che usufruirà della mensa scolastica e di circa 80 euro complessivi (circa 1000 euro per l’intero anno scolastico) per chi ne ha due.

Inoltre mi piacerebbe capire due cose:

1) come mai, se come affermato dall’assessore Guerriero i costi erano bloccati da oltre due anni (tanto che l’attuale aumento dei buoni sarebbe dovuto ad un adeguamento di tali costi), già durante l’anno scolastico passato i ticket mensa hanno subito un aumento?

2) come si fa ad asserire che il servizio sarà migliore di quello dell’anno passato se non è ancora attivo (o dobbiamo supporre che quello degli anni scorsi non fosse il migliore possibile da offrire ai nostri figli)?

E già che siamo in tema scuola, non vorrei perdere l’occasione per segnalare all’assessore Guerriero ed all’amatissimo (stando alla graduatoria di Monitor Città...) sindaco Marini, alcuni dettagli riferitimi da genitori ed insegnanti di scuole materne ed elementari della nostra città: i genitori vengono invitati a fornire i propri figli di sapone liquido per lavarsi le mani prima di pranzo e di carta asciugamani; alcune insegnanti di scuola dell’infanzia hanno fatto dipingere a spese proprie le pareti delle classi e/o le hanno rivestite con carta bianca, dato il mancato intervento di ristrutturazione del Comune; in una scuola primaria (di cui ovviamente non faccio il nome), i genitori sono stati più o meno velatamente invitati a cercare un pittore per ridipingere la classe dei propri figli; in una scuola dell’infanzia un’intera classe di bambini ha iniziato l’anno senza un’aula in cui entrare.

Per concludere voglio rassicurare Paolo Serafini che ha sollevato la questione sulla mancata risposta dell’amministrazione comunale alla sua domanda sulla data di scadenza dei buoni pasto: questi amministratori non rispondono a domande imbarazzanti. Io aspetto da mesi una risposta sulle modalità di assunzione nelle Società partecipate e nessuno si degna di spiegare un bel niente.

Aspettiamoci altre sorprese.

Elena Angiani


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