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Tarquinia - L'assessore regionale Birindelli replica al sindaco Mazzola
"Conservificio, abbandoniamo la polemica e mettiamoci al lavoro"
Viterbo - 16 settembre 2010 - ore 18,30

Angela Birindelli
- “Mi chiedo come il sindaco di Tarquinia si sia interessato solo da poco più di un mese a una questione che va avanti da anni”. Lo dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli.

“La mia porta è sempre aperta a tutte le persone che fattivamente vogliono contribuire e risolvere i problemi del territorio e quello del conservificio è sicuramente una delle questioni più delicate del Comune di Tarquinia, ma non ho mai ricevuto nessuna richiesta d’incontro da parte del sindaco.

Non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo personalmente – continua l’Assessore – ma, certamente, resto basita in merito alla polemica alzata che non aiuta a redimere la questione.

Essendo quello dell’ex Conservificio un problema che necessita di una rapida soluzione, posso solo confermare ai cittadini di Tarquinia che stiamo valutando attentamente la situazione. Infine – conclude – essendo stata chiamata in causa dal sindaco sulle dichiarazioni non offensive della Camillucci, dal mio punto di vista posso solo confermarle stima e fiducia, ritenendola un’attenta e professionale collaboratrice libera di esprimere opinioni su temi di politica locale che la riguardano direttamente.

Non accetto, in questo senso, lezioni istituzionali sul comportamento che devono tenere i miei qualificati collaboratori”.

“La questione è una: riprendere in mano la struttura Arsial e metterla a disposizione del territorio e della sua economia. Un obiettivo verso il cui raggiungimento il Comune di Tarquinia ha incontrato difficoltà - dichiara il consigliere regionale, Francesco Battistoni - pur avendone ottenuto l’affidamento da due anni fino a pochi giorni fa.

Le domande e le osservazioni di Annarita Camillucci trovano, dunque, la loro opportunità nell’interesse di informare la cittadinanza sul perché la struttura ha perduto funzionalità. Ora che l’allarme lanciato dal primo cittadino sullo stato della struttura, ad oggi abbandonata, è giunto sul tavolo regionale, non possiamo che accoglierlo e dichiarare la massima disponibilità a riparare una situazione protrattasi per anni e che ha fortemente danneggiato il territorio, togliendo economia e posti di lavoro.

Quello che voglio dire è: mettiamoci a lavoro abbandonando le polemiche e lavorando ad un progetto comune che possa recuperare la struttura e renderla operativa”.


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