Franco Simeone, assessore provinciale all'Agricoltura

L’assessore Franco Simeone ricorda che in quella giornata potranno essere cacciate le seguenti specie: allodola, coniglio selvatico, fagiano, merlo, quaglia, tortora, canapiglia, cesena, codone, fischione, germano reale, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, tordo, bottaccio, tordo sassello, beccaccino, folaga, frullino, gallinella d'acqua, pavoncella, porciglione, volpe, lepre.

Per l’apertura di altre specie bisognerà attendere invece la data del due ottobre in particolare per cacciare colombaccio, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia.

La Regione Lazio ha infatti attivato la procedura prevista dalla recente legge comunitaria che permette di estendere, nei primi dieci giorni del mese di febbraio, la chiusura a dette specie, previo parere favorevole dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), purché sia posticipata di pari periodo anche l’apertura. E’ già stato acquisito il necessario parere favorevole.

Il 2 ottobre aprirà anche la caccia alla starna ma solo nelle aree idonee individuate dalla Provincia su indicazione degli Atc (ambiti territoriali di caccia). Nei prossimi giorni sono previsti tavoli tecnici per l’individuazione.

Inoltre su sollecitazione delle associazione agricole e venatorie, la giunta provinciale ha preso atto che, malgrado il piano degli interventi messi in opera in termine di contenimento delle popolazioni di cinghiale e di difesa delle colture, l’entità del risarcimento dei danni causati all’agricoltura risulta particolarmente elevato (circa 635mila euro).

Ha così stabilito che nei giorni 4 - 13 ottobre 2010 vengano effettuate due giornate straordinarie di caccia al cinghiale che avverrà nelle zone assegnate alle squadre come previsto da regolamento provinciale e nelle Afv (aziende faunistiche venatorie) interessate da misure di prevenzione del danno.

Detta attività dovrà essere autorizzata a seguito di apposita richiesta agli uffici competenti della Provincia che nei prossimi giorni saranno impegnati a chiarire la procedura da adottare.

L’assessore Simeone ha precisato inoltre che la Provincia di Viterbo metterà a disposizione sia il personale degli uffici che il corpo di polizia per far sì che queste prime giornate di apertura si svolgano all’insegna del rispetto delle regole e della sicurezza di cacciatori e cittadini.