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Strage in Afghanistan - Il parà di Lubriano vittima dell'attentato di Kabul
Un anno fa moriva Giandomenico Pistonami
Viterbo - 18 settembre 2010 - ore 11,00

Giandomenico Pistonami
- Un anno fa moriva Giandomenico Pistonami, il caporalmaggiore di Lubriano vittima del terriblie attentato di Kabul.

Con lui persero la vita altri cinque parà mentre quattro sono rimasti feriti.

Giandomenico era nato a Orvieto, ma fin dall'infanzia si era trasferito a Lubriano.

Il caporalmaggiore era ripartito per la missione in Afghanistan solo da pochi giorni. Aveva avuto una licenza per stare accanto alla sua famiglia e alla sua ragazza, prima di riprendere il lavoro.

L'attentato avvenne alle 12,10 locali, le 9,40 in Italia.

Le vittime erano tutte a bordo di due blindati Lince e furono attaccati da un kamikaze alla guida di una Toyota bianca, che era imbottita di esplosivo mentre scortavano un veicolo verso il comando Isaf.

Al funerale partecipò una folla immensa. Il feretro, trasportato a spalla dai commilitoni e dagli amici fino al cimitero del piccolo paese, fu seguito dalle maggiori autorità.

Dietro la bara i genitori del parà e la fidanzata Zueca che teneva stretto al petto un orsacchiotto di peluche vestito con un basco e con la tuta mimetica della Folgore, regalatole da Giandomenico.

Proprio ieri, a un anno dalla sua scomparsa, è morto un altro italiano colpito in un attentato in Afghanistan. Si tratta del tenente Alessandro Romani, 36 anni, di Roma al nono Reggimento d'assalto 'Col Moschin' della Brigata Folgore, di stanza a Livorno.


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