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Monterosi - Carabinieri - Preso anche un uomo per tentata estorsione
Massacra di botte la convivente, arrestato
Viterbo - 18 settembre 2010 - ore 19,00

- Massacra di botte la convivente, arrestato.

Venerdì molto intenso per i carabinieri di Civita Castellana a seguito di una serie di richieste di intervento che hanno avuto come risultati salienti l’arresto di due cittadini rumeni, il primo a Monterosi e il secondo a Castel Sant’Elia.

Nel primo caso i carabinieri della stazione di Monterosi, ieri pomeriggio, sono dovuti intervenire per porre fine ad un violento pestaggio che un 46enne rumeno stava compiendo nei confronti della convivente, sempre rumena, all’interno della loro abitazione.

Giunti sul posto, i militari, allertati dai vicini che udivano le urla di dolore della signora, hanno incontrato non poche difficoltà a bloccare il malintenzionato che stava malmenando la sua vittima con l’asta di un ventilatore da terra, in preda ai fumi dell’alcol.

Riusciti a bloccarlo e condotto in caserma lo hanno poi tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia continuati.

Atteso il referto rilasciato nei confronti della sua convivente, per cui saranno necessari 20 giorni di cure salvo complicazioni per il trauma cranico facciale, le ferite e le contusioni riportate, nonché la frattura di una costola, e le testimonianze dei vicini attraverso le quali si è accertato che la situazione andava avanti da più di tre anni, ma mai denunciata dalla signora per paura di ulteriori ritorsioni.

In serata, invece, sono stati i militari del Norm di Civita Castellana a rintracciare a Castel Sant’Elia il responsabile di una tentata estorsione nei confronti dei propri datori di lavoro.

I denuncianti, un’anziana coppia, hanno raccontato di essere stati per alcune ore in balia del proprio badante rumeno, che per ottenere del denaro per trascorrere la serata con gli amici aveva malmenato la signora con schiaffi e le aveva anche procurato una bruciatura di sigaretta sull’avambraccio, desistendo solo dopo aver visto in loro, nonostante le violenze esercitate, la ferma convinzione di non cedere alla richiesta estorsiva.

I carabinieri, avuta la sua descrizione fisica, lo hanno intercettato poco distante dall’abitazione dei due, barcollante e ubriaco.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono poi stati associati alla casa circondariale di Viterbo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.


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