:::::
   
Logo TusciaWeb Tutto low cost
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|
Tutto viaggi


Santa Rosa - Cena a San Sisto - Penne al pomodoro e alla luce della macchina - Fotocronaca
E Granziera si improvvisa cameriere
di Maria Letizia Riganelli
Viterbo - 1 settembre 2010 - ore 3,45

Fiore del cielo illuminata
Il sindaco Marini e l'assessore Guerriero attendono la pasta
L'assessore Vito Guerriero
Loris Granziera in attesa di servire i primi piatti
Il famoso sugo delle penne
Mauro Cappelloni intento a scolare la pasta
La fila allo stand
Penna... tu m'hai provacato e io....
Il presidente Mecarini discute con Marini
- Basta un piatto di penne al pomodoro per far respirare l'aria di Santa Rosa ai viterbesi.

Un piatto di penne rigorosamente cucinato dai facchini, offerto dal costruttore alla città e mangiato alle luce della Macchina.

Inizia ufficialmente così la lunga maratona che porterà al 3 settembre, al fatidico "sollevati e fermi" di San Sisto.

Poche ore fa si è consumato il tradizionale pasto sotto Fiore del cielo. Per la prima volta quest'anno scoperta dal tendone e illuminata per tutta la città.

All'appuntamento godereccio non sono mancati il sindaco Giulio Marini e l'assessore Vito Guerriero che hanno mangiato le loro penne al pomodoro insieme ai tanti curiosi che si aggiravano sotto la macchina alla ricerca di qualche piccola novità.

Cameriere d'eccezione Loris Granziera, costruttore di Fiore del cielo, che per tutta la serata si è aggirato per la piazza offrendo fumanti piatti di pasta.

E tra un commento alla Macchina illuminata sono stati cotti decine di chili di pastasciutta.

Tanti i nuovi facchini, con fidanzate al seguito, accorsi al capezzale di San Sisto. Spesso col naso all'insù a guardare quella macchina che tra solo tre giorni dovranno portare per le vie di del centro storico di Viterbo.

Insieme alle nuove leve anche i vecchi: dal capofacchino Sandro Rossi, al presidente Massimo Mecarini. Ovviamente Mauro Cappelloni ai fornelli e tanti a godersi la serata.

Il sindaco guarda la folla e poi pensa alla sera del 3. Quest'anno cade di venerdì e ci sarà ancora più gente a vedere il Trasporto. "Stavo pensando di mettere una tribuna - dice scherzando il sindaco - sul tetto di Palazzo dei Priori - così avremo altri posti. da quando abbiamo preso la decisione di far conoscere la nostra tradizione al mondo è davvero diventato tutto immenso".

Lo dice con soddisfazione e forse con una punta di apprensione.

Intanto Cappelloni continua a scolare la pasta e le donne allo stand a condirla col sugo. La gente alle 22.00 continua ad arrivare affamata. Sarà la luce della Fiore del cielo, ma la fame non passa mai a nessuno.

E un buon piatto di pasta, magari offerto da un facchino in queste sere non si rifiuta mai.


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi