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Linda Natalini |
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Riceviamo e pubblichiamo - Questa mattina, esercitando il mio diritto-dovere di controllo, mi sono recata alla Scuola per l’Infanzia del Pilastro, dove sono finiti i lavori di manutenzione straordinaria, ed ho avuto una serie di sorprese, molto poco positive:
1.i vecchi termosifoni , certamente non sicuri con i loro spigoli , non solo non sono stati ricoperti ma (salvo 2 in un bagno nuovo) neanche riverniciati
2.i soffitti sono stati imbiancati solo parzialmente , in alcune aule sì , in altre solo nei pezzi dove l’umidità aveva fatto più danni, con un effetto “patchwork” a dir poco risibile
3.l’accesso all’aula computer ha con due porte : una blindata (giustamente) ed una di legno che si può aprire , quindi, con estrema facilità (non si poteva murare?)
4.le vecchie porte di legno che ricordo già ai tempi in cui mio figlio (che ora ha 28 anni!) frequentava quella scuola , non sono state cambiate e neanche riverniciate
5.i cassettoni delle finestre non sono stati cambiati e neanche ritinteggiati
6.nel giardino ci sono giochi non sicuri , dei quali era stata chiesta la rimozione, ancora lì al loro posto.
E speriamo che le prime piogge non ci riservino nuove e peggiori sorprese !
Tutto questo in una scuola che è stato oggetto di lavori durati tutta l’estate, che il 1° ottobre sarà di nuovo funzionante , per la quale sono stati spesi soldi pubblici.
Ma la gestione dei soldi pubblici, mi consta, deve rispondere a criteri di economicità , ovvero di efficacia e di efficienza.
E quale efficacia c’è in un intervento fatto solo , voglio essere buona, a metà?
Mi si dice che non è stato possibile fare tutto perché i soldi sono andati per lavori straordinari e non previsti .
Ci vogliamo prendere in giro? Ognuno di noi sa che quando decide di fare dei lavori in casa , sicuramente il budget sarà sforato, perché escono sempre fuori lavori non previsti.
Sarebbe stato opportuno, allora , prevedere risorse aggiuntive in corso d’opera , accorgimento per il quale non è strettamente necessario un cervello d’aquila!
E allora i bambini torneranno in una scuola appena più decente di prima, dopo aver aspettato anni per questi lavori, dopo che le tasse che i loro genitori ed i cittadini di Viterbo hanno pagato anche per questo sono state utilizzate in maniera inefficace , aspettando che si trovino i fondi necessari per finire decorosamente e definitivamente i lavori.
Io presenterò su questo gravissimo episodio una interrogazione urgente all’assessore Guerriero , ricordandogli come un ambiente gradevole e sicuro è grande parte dell’educazione e dell’”imprinting” dei piccoli e chiedendo tempi certi perché l’intervento sia definitivo , decoroso e rispondente a tutti i requisiti di sicurezza.
Ma certo , in un Comune che ha nella sua storia amministrativa la vicenda della scuola di Santa Barbara le speranze di avere risposte pratiche sono ridotte al lumicino!
Linda Natalini
Consigliere comunale Pd
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