Come circolo pensiamo che sia d’importanza decisiva aderire alla manifestazione di Roma del prossimo 16 ottobre a sostegno della contrattazione collettiva nazionale.

L’attacco al diritto di sciopero e allo statuto dei lavoratori portato avanti con arroganza da Federmeccanica e Tremonti per uscire dalla crisi, è parte di un piano generale atto a colpire direttamente le classi subalterne.

Tutto mentre banchieri, speculatori e Fiat compresa ricevono miliardi di euro per coprire i loro debiti.

Sul piano occupazionale, siamo arrivati a 600mila posti di lavoro persi nel 2009. Nel 2010, a oggi, 670 mila lavoratori sono stati messi in cassa integrazione; circa due milioni di persone vivono sotto il livello minimo di sopravvivenza.

Una grande lezione di dignità e resistenza ci è venuta dai lavoratori di Pomigliano nella significativa adesione allo sciopero del 25 giugno e del 2 luglio, senza dimenticare la mobilitazione degli operai della Sata di Melfi in solidarietà ai tre lavoratori licenziati.

Per questo siamo convinti che la manifestazione del 16 ottobre abbia molta importanza, per far si che si apra una nuova stagione di mobilitazione per continuare ad allargare il fronte della lotta e per partecipare con forza e convinzione al rilancio di un progetto per la costruzione di un’alternativa al capitalismo.

Circolo Rifondazione comunista Viterbo