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Il palo pericolante |
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- All’inizio furono le strade colabrodo, ma poi vennero anche gli avvallamenti che allagarono quel che restava del manto stradale al primo scroscio d’acqua, quindi le cabine dei servizi (luce e telefono) divelte, dunque l’erba alta che ostruiva la visuale nella maggior parte degli incroci, fino a giungere ai pali della luce che pendevano sulle teste di automobilisti e pedoni come spade di Damocle.
Come dire: all’inizio era il caos e… lo è tuttora.
Si parla ovviamente del Poggino dove gli ultimi “avvistamenti” non riguardano gli Ufo ma i pali dell’illuminazione pubblica ridotti ormai ad autentici cimeli da società post-industriale.
Ce n’è uno in particolare, in viale dell’Industria, in prossimità del numero civico 29, che sta sfidando tutte le leggi di gravità e della fisica per non cadere. Non si sa fino a quando, ma resiste. Magari fino al momento in cui non ci scappa qualche guaio serio.
Signori, benvenuti al Poggino: la zona industriale di Viterbo.
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