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Civita Castellana - Lettera aperta dell'associazione "Dai una mano al tuo ospedale" alla Polverini
Sanità, il provvedimento non trova nessuna giustificazione
Viterbo - 23 settembre 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - La nostra associazione nei quattro anni di attività ha raccolto circa 700 mila euro di donazioni effettuate da aziende, cittadini ed enti, tutti completamente utilizzati per l’acquisto di attrezzature diagnostiche e arredo per l’ ospedale “Andosilla “ di Civita Castellana.

Di questa somma, 80 mila euro sono stati spesi per l‘acquisto di attrezzature diagnostiche per i l reparto di Ostetricia e Ginecologia , compreso un ecografo quadridimensionale (costato 64 mila euro) presente in pochissime strutture ospedaliere pubbliche nella Regione Lazio.

Abbiamo saputo che si vuole chiudere il reparto di Ostetricia, non per motivi economici, peraltro inesistenti, ma perché non è arrivato negli anni passati alla quota di n. 500 parti annui, quindi non è possibile garantire la sicurezza delle partorienti.

La sicurezza delle partorienti non la possono certo garantire le ambulanze costrette a percorrere circa 40 chilometri lungo le tortuose e dissestate strade dei monti cimini per raggiungere il Belcolle, specie nei mesi invernali.

Pertanto le partorienti si vedranno costrette a rivolgersi agli ospedali dell’ Umbria, più accessibili, aumentando la mobilità passiva che ha un costo pesante.

On. Polverini, tenga inoltre presente che l’ Andosilla si trova nella più grande cittadina della provincia di Viterbo, dopo il capoluogo, capofila del più importante distretto industriale del Lazio, che produce circa il 60% del Pil provinciale, a cui si rivolgono anche cittadini provenienti dalla zona nord della provincia romana e della Bassa Sabina.

Pertanto ci sembra un provvedimento che non trova alcuna giustificazione quello di togliere ad una struttura ospedaliera così importante un reparto che ha sempre svolto il suo ruolo con grande professionalità e dedizione da parte degli operatori.

La nostra associazione si rende disponibile ad acquistare la necessaria attrezzatura per fornire il reparto di Ostetrica di unanuova sala parto, compresa un vasca per il parto in acqua, dove peraltro esiste già anche una sala operatoria. Abbiamo il preventivo pronto e presi accordi con la ditta fornitrice che potrebbe realizzare l ‘opera in un mese e altre attrezzature necessarie .

Inoltre la Direzione Generale deve provvedere alla presenza del personale indispensabile per garantite la sicurezza e la funzionalità dl reparto, condizioni queste necessarie per arrivare a quota 500 annui. Basta solo la buona volontà.

Infine Le consigliamo, on. Polverini, che nel suo rientro a Roma, dopo l’ incontro che avrà a Viterbo, passi a CivitaCastellana, percorrendo la strada che dovrebbero fare le ambulanze, visiti l’ Andosilla, e si renderà conto dell’ importanza che ricopre il nosocomio civitonico e che si vuole penalizzare non si sa bene per quali validi motivi.

Nella certezza di aver offerto motivazioni valide per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia, con l’ occasione si inviano doverosi ossequi.

Associazione Onlus Una mano al tuo ospedale


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