- Arriva dall’Europa una novità positiva: dovrebbe approdare in aula a Strasburgo, il prossimo 18 ottobre, la direttiva concordata tra Parlamento, Commissione e Consiglio europei contro i ritardi nei pagamenti dovuti alle piccole e medie imprese.
In sintesi, si prevedono il termine massimo tassativo di trenta giorni per il pagamento di beni e/o servizi forniti agli enti pubblici o alle aziende private e il tetto inderogabile di 60 giorni per i pagamenti a carico della pubblica amministrazione (circostanze eccezionali dovranno essere documentate), con una penale dell’8 per cento nel caso di superamento di questo termine.
“E’ sicuramente una buona notizia - secondo Angelo Pieri, presidente della Cna Associazione Provinciale di Viterbo -. Ci auguriamo che siano rispettati i tempi annunciati e la direttiva sia dunque pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dal mese di dicembre.
I singoli Stati avranno due anni per recepire il provvedimento. Ebbene, deve essere esercitata una forte pressione - dice Pieri - affinché l’Italia sia tra i primi Paesi ad applicare queste regole, che auspichiamo da tempo e che costituiscono il risultato importante di una lunga e complessa trattativa, anche se lasciano irrisolto, per esempio, l’aspetto dei pagamenti tra privati”.
“L’aria si è fatta troppo pesante, anche nel nostro territorio. Ai ritardi cronici della pubblica amministrazione, si sono aggiunti, in conseguenza di una fase economica delicatissima, quelli dei privati. E tante imprese non ce la fanno più: sono in forte crisi di liquidità e rischiano la chiusura. Sulla realtà creatasi - conclude il presidente della Cna - nessuno può chiudere più gli occhi”.
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