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Sanità - Il consigliere regionale Giuseppe Parroncini alla presidente della Regione
"La Polverini dimentica il passato da sindacalista"
Viterbo - 25 settembre 2010 - ore 13,00

Giuseppe Parroncini
- “Il piano di rientro sanitario è modificabile, ma anche no. Intanto che si mette d'accordo con se stessa, le ricordiamo che i decreti di chiusura degli ospedali sono già firmati e nelle mani del governo.

Comunque complimenti per la bella figura: in un colpo solo è riuscita a prendere in giro cittadini, sindacati, sindaci e giornalisti.

E dopo la gaffe sulla ferrovia, adesso c'è quella sulla sanità, dove ha detto tutto e il contrario di tutto”.

E' il commento del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, sulla visita del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ieri a Viterbo.

“Una visita del tutto negativa: i Comuni – dice Parroncini - restano con gli stessi problemi, come i mandati di pagamento non onorati. In pratica non si è data alcuna risposta su nulla.

Bene solo sui precari della scuola, almeno nelle intenzioni. Peccato che non siano competenza della Regione, che invece ne ha eccome su quelli della sanità, per i quali all'orizzonte restano solo nubi.

Eppure da due mesi c'è una proposte di legge del Pd che attende di essere discussa. E poi, da ex sindacalista abituata a stare sulle barricate, la Polverini si offende per una giusta protesta?”.

Ancora: “Una conferenza stampa fantasma convocata, mai svolta né disdetta; un ritardo di ore per un litigio tutto interno alla giunta sulle nomine Ater consumato mentre decine di persone la attendevano in un'altra città; un'elevata insofferenza alle critiche (preferisce le passerelle nei salotti televisivi?); una demagogia da far invidia, per cui dice che sulla sanità i contestatori sono stati strumentalizzati.

Solo una cosa è rimasta in sospeso: il piano di rientro sanitario si può modificare o no? Perché la Polverini si è contraddetta clamorosamente, dicendo contemporaneamente sì, ma anche no. E' un insulto all'intelligenza di un territorio intero”.

“Quando l'assemblea dei sindaci al completo, quindi di entrambi gli schieramenti e capeggiata dal primo cittadino di Viterbo, coordinatore provinciale del Pdl, decide all'unanimità che i decreti vanno ritirati, nessuno può dire che i cittadini sono strumentalizzati.

Piuttosto – conclude Parroncini – invece di dargli degli incivili, dovrebbe ascoltare e recepire le critiche di chi questo territorio lo vive e lo conosce senza dubbio meglio di lei”.


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