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- “Un uomo al servizio dei viterbesi”.
Così il vescovo Lorenzo Chirinelli ha ricordato Salvatore Arena nel giorno dei suoi funerali al duomo di Viterbo. La città si è stretta intorno alla famiglia. Una folla commossa ha dato l'estremo saluto a uno dei sindaci più amati di Viterbo.
Il figlio Giovanni, assessore ai Lavori pubblici, era seduto al primo banco al fianco della mamma Elvira, visibilmente commossa. Nelle prime file anche molti volti della politica viterbese: il sindaco Giulio Marini, il presidente della Provincia Marcello Meroi e la senatrice Laura Allegrini.
“Un'assemblea carica di sentimenti ed emozioni consegna all'eternità il primo dei suoi diaconi – ha esordito il vescovo Chiarinelli nella sua omelia -. E' il saluto della riconoscenza e del ringraziamento”.
Salvatore Arena, infatti, oltre all'impegno politico è stato diacono della diocesi dal 1984. Come simbolo di questo servizio, sulla sua bara c'era il libro del rito di ordinazione.
“Come non ricordare – ha aggiunto – gli spazi della sua attività al servizio della comunità viterbese: la famiglia, la scuola e la formazione, il mondo della politica e delle istituzioni. La famiglia sia grata a Dio per averlo avuto con sé”.
A conclusione della messa, prima che la bara lasciasse la chiesa, il figlio Michele ha voluto rendere l'ultimo omaggio al padre, intonando le note dell'Ave Maria, la stessa musica che già gli aveva dedicato in occasione dei sessant'anni di matrimonio.
Alla celebrazione hanno partecipato le massime autorità della città. Oltre agli assessori della giunta comunale c'erano, tra gli altri, anche Alessandro Mazzoli ex presidente della Provincia, Andrea Egidi, Ugo Sposetti, Francesco Battistoni, Enrico Maria Contardo e il capo della volante Alba Milioni.
Presenti, anche gli ex alunni del liceo classico del seminario di Santa Maria della Quercia in cui Arena insegnò matematica.
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