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Riceviamo e pubblichiamo - Il Centro studi culturali e di storia patria con sede in Orvieto (TR), ha organizzato, nell’ambito delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, nella sede della sezione dei carabinieri di Tuscania con l’alto patronato della presidenza del consiglio dei ministri che ha concesso alla stessa associazione il logo nazionale delle celebrazioni per le province di Viterbo, Roma e Terni, del ministero per i Beni e le Attività culturali, della Prefettura di Viterbo e di altre prestigiose Istituzioni nonché di Enti, associazioni ed illustri personaggi la mostra itinerante “Garibaldi, i Mille e il Regno delle Due Sicilie – Nascita di una nazione” che si è chiusa ieri.
Hanno collaborato all’organizzazione della stessa il colonnello Neri, presidente dell’associazione carabinieri e l’assessore ai Servizi sociali cavalier Ezio Brachetti.
La mostra è stata visitata da numerosi cittadini e dalla quasi totalità degli studenti del locale liceo scientifico.
A sottolineare l’importanza e la risonanza della mostra sul territorio viterbese è stata la visita, nella serata di venerdì, del prefetto Francesco Paolo Tronca Capo dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile nonché eminente cultore di storia risorgimentale e collezionista di cimeli garibaldini.
Il prefetto quale ha voluto onorare l’impegno del presidente dell’associazione capitano Mario Laurini e dalla vicepresidente Anna Maria Barbaglia nell'organizzazione e realizzazione del programma.
Tronca è stato ricevuto, oltre che dalle persone già citate anche dal sindaco, da alcuni assessori, da Giontella (storico locale) e da rappresentanti dell’arma dei carabinieri.
Dopo la visita che si è protratta fino ad oltre le 20, il prefetto Tronca è ritornato a Roma, sua sede istituzionale, promettendo una ulteriore visita alla città di Tuscania. Si ricorda che la collezione personale dei cimeli garibaldini raccolta dal Prefetto Tronca, sarà esposta per circa due mesi all’interno dei saloni di Castel Sant’Angelo in Roma.
Per il Centro Studi Culturali e di Storia Patria
Anna Maria Barbaglia
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