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Interviene il consigliere provinciale Idv Giovanni Francola
I politici dovrebbero creare, non distruggere
Viterbo - 26 settembre 2010 - ore 17,50

Riceviamo e pubblichiamo
Giovanni Francola, consigliere provinciale
- I nostri grandi politici dovrebbero dedicarsi a creare e non a distruggere.

Dovrebbero impegnarsi seriamente a creare e salvaguardare posti di lavoro, ad incentivare la crescita e lo sviluppo della cultura, della famiglia, della coerenza, del lecito e del buon senso, a costruire delle infrastrutture socialmente utili e non cattedrali nel deserto, a promuovere e stimolare, con valide politiche, la nascita di piccole imprese ed aiutare l’artigianato e l’agricoltura a riemergere dalla crisi.

Impegnarsi per la crescita di uno sviluppo sostenibile, creando tutti i presupposti che portino a riappropriarsi di un naturale stile di vita dove, le reali necessità dell’individuo e dell’intera comunità, siano nel più completo rispetto delle risorse presenti in natura e in totale armonia con la natura stessa.

E’ indispensabile governare in modo serio e responsabile, a mio avviso la gente è stanca e non sopporta più questo teatrino di simili bassezze politiche: pettegolezzi, proclami, smentite, scontri, correnti, movimenti che non faranno altro che scaturire ancora di più malessere in un intero paese, quello “fuori dai palazzi”, quello fatto di persone semplici che affrontano quotidianamente innumerevoli difficoltà senza essere ascoltate e sostenute.

I veri problemi vengono continuamente oscurati da questa stupida e insensata voglia di prevalere sull’altro da parete dei nostri politici. Ci si allontana sempre di più nel prendere una giusta rotta con una barca col timone rotto.

Gli antagonisti si preoccupano di come occupare i posti di comando ma, nessuno concretamente fa proposte per salvare il salvabile, su come aggiustare il timone o tracciare una nuova rotta.

Il bello è che a questo spettacolo assiste ogni giorno una grande folla, tutti passeggeri della barca; precari, docenti, ricercatori, studenti, pensionati, forze dell’ordine, mamme, lavoratori, comuni cittadini, senza più comprendere quale sia la vera meta.

Occorre uno slancio, una presa di coscienza da parte di tutti noi, è indispensabile a questo punto far riemergere quello che di più nobile racchiude la politica, occorre avvicinarsi, ascoltare e dare delle risposte alla gente; avvicinarsi significa uscire dai palazzi del potere e guardare in faccia la realtà; ascoltare significa mettersi a disposizione e prendere atto delle tante difficoltà che emergono dal tessuto sociale; risolvere significa trovare insieme delle risposte e soluzioni, no per se stessi ma per l’intera comunità.

Occorre risanare i giusti equilibri tra politica e cittadini, tra individuo e società, ristabilire un’ equità tra gli stessi mercati e poteri finanziari e metter fine a tutte quelle dinamiche aberranti, alle tante speculazioni prive di ogni sacro santo diritto all’espressione più autentica di ogni singola persona.

Credo che sia di questo che il nostro Paese ha reale bisogno e che gli italiani non hanno nessuna intenzione di andare alla deriva o peggio ancora, di affondare per colpa di una politica arrogante e meschina, fatta di rinvii e personalismi che, in questo particolare momento non serve proprio a nessuno.

Giovanni Francola
Consigliere provinciale Idv


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