- Sequestrato richiamo per quaglie.
Nella mattinata di sabato 25 settembre, nelle campagne del comune di Tuscania, il tenente Fiorenzo Menicucci, i brigadieri Enrico Morganti e Danilo Frittelli e l’agente Attilio Guerriero della polizia provinciale, dopo giorni di appostamenti e servizi, hanno proceduto al sequestro di un richiamo elettrico quagliere.
L’apparecchio, collocato saldamente a un palo telefonico con una catena, che sarebbe servita per evitare l'eventuale furto del congegno, era composto da un richiamo per quaglie, una batteria grande, un altoparlante e da un temporizzatore che entrava in funzione nelle prime ore del mattino a tempi intervallati di trenta minuti.
Il congegno era racchiuso in una cassetta di ferro con un lucchetto. Nell’attività venatoria, in base alla legge 157 del 1992 art.30 comma 1 lettera h, il richiamo elettrico non è consentito: questa infrazione ricade nelle norme penali, e infatti i responsabili saranno perseguiti a norma di legge.
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